Medio Oriente

Chi sono i vertici di Hamas presenti a Doha

Breve biografia dei membri dell’ufficio politico del movimento islamista palestinese che sarebbero rimasti coinvolti nel raid israeliano in Qatar

  • Oggi, 16:39
  • Oggi, 16:46
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Un uomo sventola la bandiera di Hamas

  • Archivio Keystone
Di: ludoC 

L’attacco israeliano a Doha ha decapitato il vertice politico di Hamas? Al momento le informazioni sono troppo frammentarie per poterlo affermare con certezza, ma tra gli obbiettivi di Tel Aviv c’erano i personaggi più noti della leadership politica del movimento islamista e nazionalista palestinese, che si trovavano a Doha per discutere le varie proposte di tregua sul tavolo. Tra questi si possono citare i seguenti nomi:

Khalil al-Hayya

Khalil al-Hayya nato nel 1960 a Gaza, membro dell’Ufficio Politico di Hamas e vice capo dell’Ufficio Politico regionale di Hamas a Gaza dal 2017: ha guidato la lista “Gerusalemme è la nostra promessa” del gruppo che avrebbe dovuto partecipare alle elezioni legislative cancellate nel maggio 2021.

Al-Hayya ha ricoperto diverse posizioni in sindacati studenteschi e dei lavoratori, ed è stato eletto al Consiglio Legislativo Palestinese (CLP) nel 2006. Ha svolto un ruolo chiave nella negoziazione di un cessate il fuoco con Israele durante la guerra di Gaza del 2014. Diversi membri della sua famiglia sono stati uccisi da Israele, tra cui sua moglie e tre figli durante un tentativo di assassinio contro di lui nel 2007.

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Khalil al-Hayya

  • Keystone

Khaled Meshaal

Khaled Meshaal, nato nel 1956 nella città di Silwad in Cisgiordania, membro dell’Ufficio Politico di Hamas, che ha guidato dal 1996 al 2017: è anche il capo dell’ufficio politico “esterno” del gruppo con sede in Qatar.

Ha vissuto in Kuwait tra il 1967 e il 1990, periodo durante il quale ha guidato il movimento islamico palestinese all’Università del Kuwait. Dopo l’inizio della guerra del Golfo nel 1990, si è trasferito in Giordania dove è rimasto fino alla sua espulsione in Qatar nel 1999. Tra il 2000 e il 2012 ha risieduto a Damasco prima di tornare a Doha. Mentre viveva ad Amman, è stato oggetto di un tentativo di assassinio da parte di Israele nel settembre 1997, provocando una crisi diplomatica tra Giordania e Israele.

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Khaled Meshaal

  • Keystone

Muhammad Darwish

Muhammad Ismail Darwish: politico palestinese di origini libanesi, nato in un campo profughi in Libano. È una figura di spicco di Hamas, dove ricopre il ruolo di presidente del Consiglio della Shura di Hamas da ottobre 2023, succedendo a Osama Mazini dopo la sua morte in un attacco israeliano. Darwish è noto per mantenere un profilo basso, evitando apparizioni mediatiche. Ha avuto un ruolo chiave nella gestione economica di Hamas, inclusi i trasferimenti di fondi dall’Iran e investimenti internazionali. Dal 16 ottobre 2024, è anche presidente ad interim del Politburo di Hamas, insieme a Khaled Mashal, Khalil al-Hayya, Zaher Jabarin e un altro membro non identificato, dopo l’uccisione di Yahya Sinwar. Risiede a Doha, in Qatar, e nel 2025 ha guidato delegazioni politiche in incontri con leader come il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e rappresentanti iraniani. Nel marzo 2025, ha dichiarato la disponibilità di Hamas a non partecipare alla governance di Gaza post-bellica, proponendo un governo di unità nazionale o tecnico.

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Izzat al-Rishq

Izzat al-Rishq, nato nel 1960 a Hebron: membro dell’Ufficio Politico di Hamas e fa parte del suo team di negoziazione nei colloqui di riconciliazione con Fatah. È un membro fondatore di Hamas ed è stato nel suo ufficio politico fin dalla sua istituzione.

Al-Risheq è stato arrestato nel 1996 dalla Giordania per il suo coinvolgimento con Hamas e deportato in Qatar nel 1999. Si è poi trasferito in Siria nel 2001, tornando in Qatar nel 2012 in seguito allo scoppio della guerra civile in Siria. Ha ricoperto diverse posizioni di alto livello in Hamas, dirigendo il suo dipartimento media e il comitato elettorale del 2006.

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Fonti: European Council on Foreign Relations (ECFR); Wikipedia; The Jerusalem Post; The Times of Israel; Khamenei.ir

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