Colombia, spari contro il candidato presidenziale conservatore

Il senatore conservatore Miguel Uribe, candidato alla presidenza della Colombia per le elezioni del maggio 2026, è stato colpito sabato a Bogotà da tre proiettili, due dei quali alla testa. Il governo colombiano ha definito l’attacco un attentato.

Un video pubblicato sui social network mostra il politico 39enne mentre tiene un discorso durante un comizio elettorale nella parte occidentale della capitale quando si sentono degli spari. In altre immagini lo si vede disteso sul tetto di un veicolo, con il corpo insanguinato. Il sindaco di Bogotà, Carlos Galan, ha riferito che è stato “ricoverato d’urgenza” e che “il tiratore è stato arrestato”.

Secondo quanto riferisce la polizia domenica, il presunto autore è un minore, che ha aperto il fuoco intorno alle 17:30 ora locale (mezzanotte e mezza ora svizzera). Ferito a una gamba, è stato catturato dalle guardie del corpo di Uribe, ha spiegato alla stampa il capo dell’autorità. Il Municipio di Bogotà ha reso noto che un adolescente di 15 anni è stato arrestato in quanto autore materiale.

Il politico conservatore è stato colpito due volte alla testa e una volta al ginocchio, hanno precisato i paramedici che lo hanno soccorso. Trasportato in elicottero alla clinica Sante Fe della capitale, si trova “in condizioni critiche” ed è stato sottoposto a un intervento neurochirurgico, ha riferito la struttura, precisando che l’operazione sarebbe andata bene. “In questo momento sta lottando per la vita”, ha scritto sua moglie sull’account X di Uribe. E, secondo le autorità locali, anche altre due persone sono rimaste ferite nella sparatoria.

Miguel Uribe è membro del partito Centro Democratico, la principale formazione della destra colombiana. Quest’ultima è guidata saldamente dall’influente ex presidente Alvaro Uribe, alla guida del Paese tra il 2002 e il 2010. Sua mamma Diana era una giornalista, rapita da bande legate al narcotrafficante Pablo Escobar e uccisa nel gennaio 1991 in una sparatoria avvenuta durante un maldestro tentativo di liberarla. Diana era la figlia di Julio César Turbay Ayala, venticinquesimo presidente della Repubblica di Colombia (1978-1982).