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Croazia, sfida fra due nemici giurati

Si vota per le legislative: il premier Plenkovic cerca la riconferma, il presidente Milanovic lo sfida contro il parere dei giudici

  • 17 aprile, 10:12
  • 17 aprile, 12:51

RG 12.30 del 17.04.2024 Il reportage di Giovanni Vale

RSI New Articles 17.04.2024, 12:51

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Di: AFP/pon

Due nemici giurati, un presidente che fa campagna contro il parere dei giudici e la destra nazionalista che spera di poter fungere da ago della bilancia: sono gli ingredienti delle elezioni legislative croate che si tengono oggi, mercoledì. Una fase di avvicinamento particolarmente movimentata potrebbe partorire, tuttavia, un Parlamento quasi identico al precedente. Gli uffici elettorali hanno aperto alle 7 del mattino e chiudono alle 19.

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Plenkovic guida il Governo dal 2016

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I due nemici giurati sono il premier conservatore uscente Andrej Plenkovic, alla guida del Governo dal 2016, e il capo dello Stato, l’esponente della sinistra (con accenti populisti) Zoran Milanovic. È quest’ultimo che è sceso in campo senza lasciare la poltrona di capo dello Stato che occupa dal 2020, benché il Consiglio costituzionale abbia giudicato la sua mossa contraria alla Carta fondamentale del Paese. Milanovic non ci ha badato, ha sottolineato che non è formalmente candidato, ma ha fatto sapere che in caso di vittoria lascerà la sua attuale carica per formare il prossimo Esecutivo.

Milanovic accusa Plenkovic di comportarsi come un “padrino” e i conservatori dell’HDZ ora al potere di funzionare come un cartello. Ne denuncia la corruzione, tallone d’Achille del partito, di cui vari esponenti sono stati costretti a dimettersi negli ultimi anni. Il premier difende il suo bilancio politico: ha portato il Paese di 3,8 milioni di abitanti nella zona euro prima e nello spazio Schengen poi, schierando Zagabria decisamente a ovest.

Anche riguardo alla guerra in Ucraina, altro punto di contrasto fra i due grandi rivali della politica croata: la linea di Milanovic è che il conflitto fra Mosca e Kiev, così come quello di Israele contro Hamas e Iran, “non è la nostra guerra”.

I sondaggi hanno a lungo previsto un trionfo conservatore, ma l’entrata in scena di Milanovic ha riequilibrato la partita. I conservatori dovrebbero comunque imporsi con circa il 30% dei suffragi, i socialdemocratici aggirarsi attorno al 20% e il Movimento patriotico, di destra, arrivare terzo e porsi come possibile alleato nella formazione di un Governo. Fin qui l’HDZ si è appoggiato su liberali e rappresentanti delle minoranze.

Notiziario

Notiziario 17.04.2024, 10:00

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