Reportage

Dalla guerra alla rinascita: il Vietnam 50 anni dopo

Il 30 aprile 2025 segna il cinquantesimo anniversario della caduta di Saigon, l’evento che sancì la fine ufficiale di uno dei conflitti più controversi del 20esimo secolo

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Vietnam: memoria e modernità

RSI Falò 30.04.2025, 11:28

  • RSI
Di: Loretta Dalpozzo (Falò) 

Per il popolo vietnamita, la guerra che contrassegnò il paese dal 1955 al 1975, fu una lunga lotta per l’indipendenza e la riunificazione. Per gli americani, alleati del Vietnam del Sud, una lezione amara sui limiti della loro potenza militare. La guerra del Vietnam per l’Occidente, la guerra americana per l’Oriente, non fu soltanto uno scontro armato tra Nord e Sud, ma il teatro di una tragedia globale.

Dietro le battaglie e i bombardamenti, si consumò una guerra civile alimentata da potenze straniere: da un lato il Nord Vietnam sostenuto da Cina e Unione Sovietica, dall’altro il Sud appoggiato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati. In gioco non c’era solo il destino di un paese, ma l’equilibrio dell’intero ordine mondiale della Guerra Fredda.

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Una foto del 30 aprile 1975 mostra un carro armato comunista nordvietnamita che attraversa il cancello principale del palazzo presidenziale del governo sudvietnamita sostenuto dagli Stati Uniti.

  • Keystone

Si pagò un prezzo altissimo, con milioni di morti, città distrutte, campagne avvelenate dall’agente arancio, da ordigni inesplosi e intere generazioni segnate dalla violenza. La guerra finì il 30 aprile 1975, quando i carri armati nordvietnamiti abbatterono i cancelli del Palazzo Presidenziale a Saigon, mettendo fine alla Repubblica del Vietnam (Sud), e dando inizio  ad una nuova era sotto il controllo del governo di Hanoi.

La cosiddetta caduta di Saigon fu, per il Vietnam, l’inizio doloroso della pace, ma anche la nascita di una nuova identità nazionale vietnamita, forgiata nella resistenza e nella ricostruzione. Per gli Stati Unit fu il crollo di una visione del mondo basata sull’idea che fosse possibile fermare il comunismo ovunque, anche con la forza.

05:47

Saigon capitale di un Paese in guerra

RSI Archivi 07.12.1972, 20:40

Il Vietnam oggi: una nazione in crescita

Oggi, il Vietnam è una nazione in crescita, grazie anche alle strette relazioni economiche con Washington, malgrado qualche recente passo indietro. Se il Vietnam marca il 50esimo anniversario della riunificazione con grandi festeggiamenti e parate sfarzose, secondo il New York Times, l’amministrazione Trump avrebbe chiesto ai suoi diplomatici di evitare eventi per l’anniversario della fine del conflitto, visto che coincide con i primi 100 giorni del ritorno al potere di Donald Trump. Un cambio di rotta che lascia dell’amaro in bocca, ma che non cancella 30 anni di sforzi politici.

Un tempo simbolo di divisione, la guerra del Vietnam rappresenta oggi il potere della riconciliazione. Solo nel 1995, Vietnam e Stati Uniti ristabilirono relazioni diplomatiche. La strada fu lunga, tra traumi, diffidenze e il peso del passato, ma gli interessi, il dialogo culturale e il pragmatismo finirono per prevalere.

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Il Vietnam oggi

  • RSI

Nel 2016, l’allora presidente Barack Obama visitò il Vietnam, revocando un embargo sulle armi che durava da decenni. Nel 2023, il presidente Joe Biden compì uno storico viaggio ad Hanoi elevando i rapporti a “partnership strategica globale” con un commercio bilaterale che nel frattempo ha superato i 140 miliardi di dollari. Al di là delle strette di mano e degli accordi, con l’aiuto di veterani di entrambi i campi, si è spesso voluto porre l’accento sul rispetto e sul riconoscimento reciproco del passato.

1:14:16

Cinquant’anni dalla fine della Guerra del Vietnam

Millevoci 30.04.2025, 09:30

  • Keystone
  • Axel Belloni e Marcello Fusetti

I recenti dazi al 46% imposti da Washington sulle esportazioni vietnamite verso gli Stati Uniti, prima della temporanea sospensione, così come le conseguenze del congelamento degli aiuti internazionali di USAID, incanalati dal Dipartimento di Stato, gettano incertezza sulla relazione e sul boom economico del Vietnam, ma la sua forza va oltre la guerra e gli scambi con gli Stati Uniti. Con un’età media di 32 anni, le nuove generazioni guardano avanti.  Visitano i luoghi della memoria per comprendere, non per rivangare il passato.

Per il Vietnam, riconciliarsi non significa dimenticare, ma scegliere la resilienza di fronte alle difficoltà. Una caratteristica che è alla base del tessuto sociale di un paese, che attira turisti per il suo passato, ma attrae investimenti per il suo futuro ricco di possibilità, grazie all’innovazione e alla tecnologia, malgrado le sfide. I cambiamenti climatici, le tensioni geopolitiche, le aspettative sociali, il Vietnam ha ancora tanta strada da fare, ma  ha già dimostrato di saper trasformare le ferite in forza. La sua vittoria è aver saputo reinventarsi.

Cinquant’anni dalla fine della Guerra del Vietnam

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