La Svizzera respinge l’annunciata costruzione di migliaia di unità abitative nella Cisgiordania palestinese occupata da Israele, nella fattispecie gli insediamenti a est di Gerusalemme pianificati dal governo israeliano di Benjamin Netanyahu.
“Questi progetti violano il diritto internazionale, mettono a rischio la soluzione dei due Stati e alimentano le tensioni”, si legge in un comunicato del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) pubblicato stasera sul social X.
Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha recentemente annunciato il progetto di costruire circa 3’400 unità abitative nell’area tra Gerusalemme Est e l’insediamento di Maale Adumim.
L’area è considerata uno dei punti più delicati del conflitto tra Israele e i palestinesi, poiché il suo sviluppo dividerebbe di fatto la Cisgiordania in una parte settentrionale e una meridionale, rendendo molto più difficile, se non impossibile, la creazione di un territorio contiguo per un futuro Stato palestinese.
Durante la Guerra dei Sei Giorni del 1967, Israele ha conquistato, tra gli altri territori, la Cisgiordania e Gerusalemme Est, dove oggi vivono più di 700’000 coloni ebrei tra circa tre milioni di palestinesi. Gli insediamenti sono illegali secondo il diritto internazionale.
Radiogiornale delle 12.30 del 31.07.2025: Riconoscimento dello Stato di Palestina e veto USA, l’analisi del professor Mario Del Pero
RSI Info 31.07.2025, 14:07
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