Gli Stati Uniti hanno accolto i primi sudafricani bianchi ai quali è stato garantito lo status di rifugiato. Si tratta di una cinquantina di cittadini (famiglie e bambini) che lunedì sono arrivati all’aeroporto internazionale di Washington-Dulles nell’ambito di un più ampio programma di reinsediamento per i membri della minoranza afrikaner bianca.
Lo scorso febbraio l’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump aveva firmato un ordine esecutivo con il quale accusava il governo sudafricano, guidato da una maggioranza nera, di discriminare la minoranza bianca e promuovere la violenza nei suoi confronti. Con tale ordine dava il via al piano di accoglienza.
Trump, il cui consigliere Elon Musk è nato in Sudafrica, ha difeso lunedì la sua decisione, ribadendo che gli afrikaner stanno fuggendo da “una situazione terribile”. Nello specifico, l’amministrazione statunitense fa riferimento a una recente legge sudafricana che prevede l’espropriazione di terreni agricoli. Una legge che riguarderebbe principalmente la minoranza bianca, che detiene la maggioranza dei terreni.
L'aereo con i 59 cittadini sudafricani è atterrato lunedì all'aeroporto internazionale di Washington-Dulles
Le proteste, in attesa dei “veri rifugiati”
La misura della Casa Bianca era giunta dopo che, con il suo insediamento, il presidente repubblicano Trump aveva invece sospeso i programmi per i rifugiati provenienti da altri Paesi, tra cui Afghanistan, Iraq e diverse nazioni dell’Africa subsahariana.
E con l’arrivo del primo gruppo di afrikaner su suolo statuintense, allo scalo di Washington-Dulles non sono mancate le proteste: alcune persone hanno esibito cartelli contro la decisione di garantire ai cittadini sudafricani lo status di rifugiato. “Un rifugiato è una persona che è stata costretta a lasciare il suo Paese a causa di persecuzioni, guerra o violenza” si leggeva lunedì su un cartello. Un altro diceva: “I veri rifugiati stanno ancora aspettando”.
Proteste in aeroporto
Nel frattempo il governo sudafricano ha respinto le accuse statunitensi, dichiarando che “sono completamente false”, frutto di disinformazione e di una visione distorta del Paese. E ha sottolineato che i cittadini afrikaner sono “tra i più privilegiati economicamente”.
SEIDISERA del 13.05.2025