Due politici di spicco, l'ex capo dello Stato Akbar Hashemi Rafsanjani e Esfandiar Rahim Mashai, delfino dell'uscente Mahmud Ahmadinejad, sono stati esclusi dalla corsa alla presidenza iraniana.
Non rieleggibile per limiti costituzionali, lo stesso Ahmadinejad potrebbe approfittare dello sgarbo per regolare qualche conto con gli ayatollah.
In lizza per l'appuntamento del 14 giugno, unitamente ad altri sei candidati sui 686 iscritti, sono invece rimasti il negoziatore per il nucleare Said Jalili e il sindaco di Teheran Mohammad Baqer Qalibaf, entrambi molto vicini alla guida suprema Ali Khamenei.






