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Festa a metà a Betlemme

La folla è scarsa, perché anche quest'anno il coronavirus ha rovinato i festeggiamenti natalizi

  • 25.12.2021, 10:29
  • 20.11.2024, 18:58
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Il Natale in Terra Santa senza pellegrini

Telegiornale 24.12.2021, 21:00

Di: ats/joe.p. 

Nella Piazza della Mangiatoia a Betlemme i pochi cappelli di Babbo Natale e il suono dei tamburi ci ricordano che oggi è un giorno di festa. Ma la folla è scarsa, perché anche quest'anno il coronavirus ha rovinato i festeggiamenti.

Secondo la tradizione cristiana luogo di nascita di Gesù, Betlemme di solito vede affluire a Natale migliaia di turisti e pellegrini stranieri. Ma la città della Cisgiordania occupata ha dovuto accontentarsi ancora una volta di celebrazioni ristrette, con Israele - che controlla l'accesso a questo territorio palestinese - che ha chiuso i confini per limitare la diffusione della variante Omicron del Covid-19. "È così diverso dagli altri anni, quando era affollato", afferma Kristel Elayyan, proveniente da Gerusalemme.

"'Oh mio Dio, uno straniero!', pensiamo ora quando ne incontriamo uno", racconta sorridendo questa donna olandese sposata con un palestinese. Il Natale ai tempi del coronavirus è "un'esperienza interessante" e "piacevole", ammette, ma non dovrebbe diventare un'abitudine. "Per una città come Betlemme, che dipende interamente dal turismo, la pandemia è stata estremamente difficile. Non vediamo l'ora di rivedere i turisti".

Il ministro del turismo palestinese Rula Maayah è lieto che quest'anno, "grazie ai vaccini", la città torni a festeggiare dopo un'edizione 2020 ristretta. Nell'omelia per la messa di mezzanotte celebrata nella chiesa di Santa Caterina a Betlemme, l'amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, ha sottolineato che le celebrazioni sono state "certamente più gioiose" dell'anno precedente.

"Rispetto al Natale 2020, i partecipanti sono molto più numerosi e questo è un segnale incoraggiante", ha dichiarato davanti a un'assemblea interamente coperta dalle mascherine, lamentando però l'assenza di fedeli stranieri. "Preghiamo per loro e chiediamo loro di pregare per noi, affinché questa pandemia finisca presto e la città di Betlemme sia di nuovo piena di pellegrini, come prima".

I numerosi hotel della città sono praticamente deserti in questi giorni. Alcune attività, pur essendo il giorno più importante dell'anno, non si sono nemmeno degnate di aprire ieri. E a pochi metri dalla basilica, davanti a un negozio di souvenir, le effigi dei papi Giovanni Paolo II e Francesco attendono i clienti...

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