Mondo

Flottiglia per Gaza, Israele pensa a un piano per trattare i partecipanti come terroristi

Lo ha presentato il ministro per la sicurezza nazionale Ben-Gvir, parlando di detenzioni prolungate e accusando i partecipanti di sostenere Hamas

  • Oggi, 09:07
  • 2 ore fa
675105925_highres.jpg

Una delle imbarcazioni salpate domencia da Barcellona

  • Keystone
Di: ludoC 

Israele si prepara a contrastare la flottiglia “Global Sumud”, la più grande iniziativa indipendente per portare aiuti umanitari a Gaza, composta da oltre 50 navi con attivisti da decine di paesi, fra i quali anche una quarantina di svizzeri. Il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, si legge sul sito del Jerusalem Post, ha presentato un piano al governo per fermare l’iniziativa, considerata un tentativo di minare la sovranità israeliana e sostenere Hamas. Alla discussione, rivela il quotidiano, erano presenti il premier Netanyahu, il ministro della difesa Israel Katz, nonché quello degli esteri Gideon Sa’ar e quello degli affari strategici Ron Dermer.

Attivisti trattati come terroristi

Il piano prevede la detenzione prolungata degli attivisti arrestati nelle prigioni di Ketziot e Damon, solitamente riservate a quelli che Israele considera terroristi, negando loro privilegi come TV e cibo speciale. “Non permetteremo a chi sostiene il terrorismo di vivere nel comfort”, ha dichiarato Ben-Gvir.

Le navi partecipanti verrebbero inoltre confiscate e riutilizzate dalle forze dell’ordine israeliane. Il ministro ha sottolineato la necessità di creare un deterrente chiaro contro future azioni simili.

Le prime navi della flottiglia sono partite domenica da Barcellona. Tra i partecipanti ci sono anche l’attivista Greta Thunberg e l’attore Liam Cunningham. Quest’ultimo ha criticato il silenzio mondiale di fronte alle azioni israeliane, mostrando un video di una bambina palestinese deceduta.

Il piano di Ben-Gvir susciterà le critiche delle organizzazioni per i diritti umani, ma Israele sostiene che l’operazione è un tentativo di assistere un’organizzazione terroristica.

Svizzeri fra gli attivisti

Tra chi salperà nel tentativo di raggiungere Gaza e forzare il blocco marittimo imposto da Israele, c’è anche una delegazione svizzera, composta da una quarantina di persone distribuite su cinque imbarcazioni. Tra queste vi è la nave “Alfonsina e il mare”, gestita da due ticinesi: il responsabile è Vanni Bianconi, mentre lo skipper è Fabrizio Ceppi.

Ceppi, intervistato dalla RSI, ha dichiarato: “Lo so, magari la ragione suggerisce che stiamo sbagliando tutto, ma il cuore ci dice di provare comunque”. “Il primo obiettivo della missione – ha aggiunto - è portare aiuti umanitari e medici a Gaza. Per questo si è pensato di passare via mare con questa flotta composta da una cinquantina di imbarcazioni. Il secondo obiettivo è quello di cercare di smuovere i governi perché abbiano un atteggiamento diverso rispetto a quello che sta succedendo e intervengano in maniera molto più dura nei confronti di Israele”.

02:11

Radiogiornale delle 08:00 del 01.09.2025: l’intervista a Fabrizio Ceppi, di Bettina Müller

RSI Info 01.09.2025, 09:00

  • RSI
02:28

Salpata la flottiglia per Gaza

Telegiornale 31.08.2025, 20:00

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare