I Paesi della NATO hanno annunciato oggi (martedì) l’intenzione di sospendere, per tutto il tempo necessario, la loro partecipazione al trattato che limita gli arsenali convenzionali in Europa (CFE).
La decisione fa seguito a quella della Russia di ritirarsi dallo stesso trattato. L’uscita dall’accordo, annunciata lo scorso maggio da Vladimir Putin, è entrata ufficialmente in vigore sempre oggi. Mosca ha motivato il ritiro dal CFE, accusando gli Stati Uniti di minare l’assetto della sicurezza in Europa attraverso l’espansione della NATO.
In una nota gli Stati aderenti al Patto Atlantico condannano la decisione russa, sottolineando che l’aggressione di Mosca all’Ucraina “è contraria agli obiettivi” dello stesso trattato. Il CFE, che venne firmato nel 1990, quando l’Unione Sovietica disponeva dei maggiori arsenali convenzionali, fissa limiti verificabili ai vari tipi di armi convenzionali ed equipaggiamenti militari dispiegati sul continente.