Si apre lunedÌ a Besançon, nella Francia occidentale, il processo a un anestesista-rianimatore per 30 avvelenamenti di pazienti durante interventi chirurgici, di cui 12 mortali. Davanti alla locale Corte d’Assise, Frédéric Péchier dovrà vedersela con oltre 150 parti civili (presunte vittime e le loro famiglie), rappresentate da una cinquantina di avvocati. Il verdetto del processo è atteso per il 19 dicembre.
Il medico 53enne è accusato di aver consapevolmente avvelenato 30 pazienti, di età compresa tra i 4 e gli 89 anni, 12 dei quali sono deceduti, tra il 2008 e il 2017 in due cliniche private di Besançon. Péchier si è sempre proclamato innocente, e rischia l’ergastolo, nonostante l’accusa parli di “prove schiaccianti” a suo carico.
L’anestesista è sospettato di “aver avvelenato pazienti sani, per danneggiare colleghi con cui era in conflitto” e poi dimostrare le sue capacità di rianimatore, aveva osservato il procuratore della Repubblica allora di stanza a Besançon, Etienne Manteaux.

Gli errori medici e i loro costi in vite umane in Svizzera
SEIDISERA 10.06.2022, 20:25
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