Mercoledì sera il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha affermato che Israele riprenderà i combattimenti nella Striscia di Gaza qualora Hamas non rispetti l’accordo di cessate il fuoco, ritenendo che Hamas non abbia restituito tutte le salme degli ostaggi.
“Se Hamas rifiuterà di rispettare l’accordo, Israele, in coordinamento con gli Stati Uniti, riprenderà i combattimenti e agirà per ottenere la sconfitta totale di Hamas”, si legge in un comunicato del suo ufficio.
Hamas aveva affermato in precedenza di aver consegnato a Israele tutti i corpi degli ostaggi a cui aveva potuto accedere. Il movimento palestinese ha liberato nei tempi previsti i 20 ostaggi vivi, ma per il momento ha restituito solo nove salme dei 28 prigionieri trattenuti a Gaza: quattro lunedì sera, tre martedì e due mercoledì.
“Abbiamo rispettato il nostro impegno previsto dall’accordo consegnando tutti i prigionieri israeliani vivi, nonché i corpi a cui abbiamo potuto accedere”, ha assicurato Hamas. “Per quanto riguarda le salme rimanenti, il loro recupero e la loro estrazione richiedono sforzi considerevoli e attrezzature speciali”.
“Loro [Hamas] continuano a dirci che intendono onorare l’accordo”, ha detto ai giornalisti un alto funzionario americano, sotto copertura di anonimato. “C’è stata molta delusione e indignazione quando sono stati restituiti solo quattro corpi, mentre Hamas avrebbe potuto semplicemente dire: ‘Stiamo procedendo’” nella restituzione dei corpi, ha aggiunto l’alto funzionario. Va detto che in cambio della restituzione dei resti di tre prigionieri, martedì Israele ha consegnato a Gaza 45 salme di palestinesi.
Il valico di Rafah, nel centro della disputa, resta chiuso
Nel frattempo, il valico di Rafah rimane chiuso. In precedenza, l’emittente radiotelevisiva pubblica israeliana KAN aveva annunciato l’imminente riapertura del valico di Rafah tra l’Egitto e Gaza, fondamentale per l’afflusso degli aiuti umanitari in attesa sul lato egiziano. Ma finora è rimasto chiuso.
L’ONU ha esortato Israele ad aprire “immediatamente” tutti gli accessi alla Striscia di Gaza agli aiuti umanitari. “Vogliamo che tutti i valichi siano aperti e che l’accesso sia completamente libero”, ha dichiarato all’AFP al Cairo Tom Fletcher, capo delle operazioni umanitarie dell’ONU.
Israele aveva avvertito già in precedenza che avrebbe potuto mantenere chiusa la frontiera a Rafah e ridurre gli aiuti umanitari poiché, secondo quanto affermato, Hamas stava restituendo i corpi troppo lentamente, mettendo a rischio la tregua. Un funzionario della sicurezza israeliana ha detto che erano in corso i preparativi per aprire Rafah ai cittadini di Gaza, mentre un altro referente ha spiegato che sarebbero entrati 600 camion di aiuti umanitari.

Gaza, tregua in bilico
Telegiornale 15.10.2025, 20:00