Il governo israeliano di Benjamin Netanyahu affronta una nuova crisi politica. Un partito ultraortodosso israeliano che è stato un partner chiave per l’Esecutivo del premier ha dichiarato martedì di voler lasciare la coalizione, minacciando di destabilizzare il governo del leader israeliano in un momento cruciale della guerra a Gaza.
Dirigenti di Degel HaTorah (bandiera della Torah) hanno dichiarato di voler abbandonare il governo a causa di disaccordi su una proposta di legge che limiterebbe le ampie esenzioni dal servizio militare per i loro elettori, molti dei quali studiano testi ebraici invece di arruolarsi nell’esercito.
La questione divide da tempo gli ebrei israeliani, la maggior parte dei quali è obbligata a indossare il grigioverde, una spaccatura che si è allargata solo dopo l’inizio della guerra a Gaza e l’aumento della richiesta di personale militare.
L’uscita di scena di un partito che per lungo tempo ha svolto il ruolo di protagonista nella politica israeliana non minaccia immediatamente il governo Netanyahu. Ma, una volta ufficializzata definitivamente dopo 48 ore, lascerà il leader israeliano con una maggioranza risicata in un governo che ora potrebbe dipendere più pesantemente dai capricci di due partiti di estrema destra.
Sono formazioni che si oppongono alle concessioni nei negoziati per il cessate il fuoco con Hamas e hanno essi stessi abbandonato o minacciato di abbandonare il governo per le iniziative volte a porre fine o addirittura a sospendere la guerra a Gaza.

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Notiziario 15.07.2025, 11:00
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