Guardia Nazionale, Trump la spunta in appello

Una Corte d’appello federale degli Stati Uniti giovedì ha autorizzato Donald Trump a mantenere il controllo sul dispiegamento delle truppe della Guardia nazionale a Los Angeles per far fronte alle proteste contro la sua politica migratoria, nonostante l’opposizione delle autorità californiane.

“Il fatto che il presidente non abbia emesso l’ordine di federalizzazione direttamente attraverso il governatore californiano non limita la sua autorità, peraltro legale, di richiamare la Guardia nazionale”, affermano tre giudici del tribunale di San Francisco in una sentenza di 38 pagine.

Donald Trump è stato così legittimato a ordinare la mobilitazione di 4’000 membri della Guardia nazionale per 60 giorni al fine di “proteggere i funzionari pubblici” e gli edifici federali, hanno stabilito i giudici.

Giovedì, in serata, il presidente USA ha accolto la decisione come “una grande vittoria” e dichiarato sul suo social media Truth che “in tutti gli Stati Uniti, se le nostre città e i nostri cittadini hanno bisogno di protezione, spetta a noi fornirla nel caso in cui la polizia statale o locale non siano in grado di farlo, per qualsiasi motivo”.

La settimana scorsa, un giudice federale aveva invece ritenuto in prima istanza illegale il dispiegamento della Guardia nazionale attuato da Donald Trump e aveva ordinato che il controllo di questa autorità fosse restituito al governatore democratico della California Gavin Newsom.

Newsom ha reagito alla decisione del tribunale di San Francisco dicendo che “il presidente non è un monarca, non è un re, e dovrebbe smettere di agire come tale”. Il dispiegamento della Guardia nazionale senza aver ottenuto il consenso da parte di un governatore di uno Stato, che ha l’autorità su questo corpo militare, è una prima nazionale dal 1965.