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Migranti: Casa Bianca conferma la linea dura

La ministra della sicurezza interna annuncia nuovi dispiegamenti di truppe - Senatore democratico interrompe la conferenza stampa, portato fuori di peso - Nuove proteste in diverse città - Trump apre un altro fronte con la California: le auto elettriche

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Notiziario 12.06.2025, 22:00

  • Keystone
Di: AP/Reuters/RSI Info 

Kirsti Noem, la segretaria alla sicurezza interna del governo USA, ha promesso che continuerà con i raid anti-immigrazione che hanno provocato proteste a Los Angeles e in altre città d’America “fino a quando non avremo pace nelle srade di Los Angeles”. “Questa è la legge e io non scelgo se applicare o meno una legge. Se volete cambiare la legge andate al Congresso”, ha detto la Noem, che durante la conferenza stampa è stata interrotta da un senatore democratico della California, Alex Padilla. Gli agenti del servizio di sicurezza interno lo hanno portato di peso fuori dalla sala, dove è stato immobilizzato al suolo e ammanettato.

Duemila uomini della guardia nazionale sono già stati dispiegati a Los Angeles. Altri duemila seguiranno presto, insieme a circa 700 marines, ha annunciato il Generale Scott Sherman, capo delle operazioni. I soldati sono stati addestrati per accompagnare gli agenti dell’immigrazione durante le operazioni di cattura dei migranti irregolari e possono fermare anche cittadini americani che attaccano gli agenti o impediscono loro di operare, ma gli arresti veri e propri devono essere fatti da personale di polizia.

Le proteste si allargano

Centinaia di persone hanno manifestato a Seattle davanti agli edifici federali che ospitano gli uffici locali del servizio dogane e immigrazione (Immigrations and Customs Enforcement, ICE). Alcuni hanno scritto sui muri “abolite l’ICE ora”. Altri hanno lanciato petardi e fuochi d’artificio verso la polizia, che ha risposto usando spray al pepe.

Come a Los Angeles, la sindaca ha imposto un coprifuoco. In Texas e in Missouri i governatori, entrambi repubblicani, hanno mobilitato preventivamente la guardia nazionale, perchè sia pronta in caso di disordini.

“No Kings”

Ci sono già state manifestazioni a San Antonio, Texas e a Tucson, Arizona. In molte città i manifestanti si riuniscono sotto lo slogan “No Kings” (niente re) all’indirizzo di Donald Trump. Interrogato in proposito, il presidente ha risposto di non sentirsi un re. “Ogni volta che voglio fare qualcosa devo attraversare l’inferno”.

Sul fronte giudiziario, sono iniziate davanti al giudice federale di San Francisco Charles Breyer (nominato da Bill Clinton) le audizioni per il ricorso presentato dal sindaco di Los Angeles e dal governatore della California Gavin Newsom, entrambi democratici, contro la decisione della Casa Bianca di mandare truppe nella seconda città d’America.

I due chiedono una ordinanza sospensiva urgente. Il giudice potrebbe decidere a breve oppure rinviare.

Trump ha definito il ricorso “un volgare colpo politico che mette in pericolo delle vite di americani” ed ha ribadito che intende continuare con la politica della linea dura contro i migranti irregolari e chi li sostiene.

Nuovo fronte contro la California

Il presidente USA ha invalidato oggi, con un provvedimento federale, le norme della California che avrebbero impedito dal 2035 la vendita nello Stato di nuovi veicoli con motore a combustione. Trump ha parlato di regole “folli” e “disastrose per questo paese”. Quelle californiane sono le normative più avanzate d’America in favore della transizione verso le auto elettriche.

La questione dell’auto elettrica è l’ennesimo fronte politico tra la Casa Bianca di Trump e lo Stato, roccaforte democratica, dopo i migranti, i diritti delle persone LGBT, la libertà accademica delle università.

Trump ha detto di ritenere inaffidabili le auto elettriche e di temere di essere fulminato se dovesse salire su un’imbarcazione con motore elettrico. Il presidente ha anche criticato il proliferare degli impianti eolici ed promesso di facilitare l’apertura di nuovi pozzi di petrolio, fedele al suo slogan elettorale: “trivella, ragazzo, trivella” (“drill, baby, drill”).

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