Oltre 180 membri della comunità vudù di Port-au-Prince, ad Haiti, sono stati uccisi su ordine di un potente capo banda locale che li riteneva responsabili della malattia di suo figlio. Lo ha reso noto l’organizzazione civile Comitato per la Pace e lo Sviluppo (CPD).
Si è trattato dell’ennesimo atto di violenza estrema da parte di potenti bande che controllano la maggior parte della capitale del Paese caraibico. “Ha deciso di punire crudelmente tutti gli anziani e i praticanti del vudù che, nella sua immaginazione, sarebbero stati in grado di lanciare un incantesimo negativo su suo figlio”, si legge in un comunicato del CPD.
Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha condannato la violenza “orribile”, che, secondo il suo portavoce, ha causato la morte di almeno 184 persone, tra cui 127 anziani e diverse donne.
Cresce la violenza ad Haiti
Telegiornale 21.11.2024, 20:00