Il mattino dopo l'elezione presidenziale, a Desert Hot Springs incontriamo Luciana Chapman Galimberti, presidente della Pro Ticino nella California del Sud, un po’ delusa. Ma con l’esperienza di chi è negli Stati Uniti dal novembre 1975 e la prende con filosofia.
La chiassese è ottimista fino al midollo e per questo sostiene che, in buona sostanza, ad aver tarpato le ali di Hillary Clinton non sono stati gli scandali delle email, quanto invece la profonda misoginia dell’altrettanto profonda America. "Sono convinta che il problema sia soltanto legato al fatto che è una donna", rimarca "e non va dimenticato che tanti danno il voto al partito, indipendentemente dal candidato che propone".
Chapman Galimberti: "C'è stata una grossa componente di misoginia"
RSI Info 09.11.2016, 23:48
Un concetto che "non è una novità in America", spiega, soprattutto negli Stati più a sud della nazione. "Probabilmente se tra i democratici fosse stato scelto Bernie Sanders, ora avremmo lui come presidente. Ma con il senno di poi, ha concluso, è troppo facile trovare ragioni ad una scelta come quella di Trump alla Casa Bianca".
Enrico Campioni