Resta alta la tensione a Los Angeles, dove il presidente statunitense Donald Trump ha schierato la Guardia Nazionale per fronteggiare le manifestazioni contro la politica migratoria della Casa Bianca. Una decisione unilaterale, quella di Washington, che i governatori democratici hanno denunciato come “un allarmante abuso di potere”, si legge in una nota diffusa domenica.
La polizia ha impiegato gas lacrimogeni e proiettili di gomma per tenere sotto controllo i manifestanti
“Non avevamo un problema, finché non è intervenuto Trump” ha inoltre scritto in un post su X il governatore democratico della California, Gavin Newsom, parlando di “un grave attacco alla sovranità dello Stato”.
Nel terzo giorno di manifestazioni, i dimostranti hanno bloccato uno dei principali assi autostradali della metropoli californiana e nelle strade del centro hanno dato fuoco ad almeno tre auto. La polizia ha impiegato gas lacrimogeni e proiettili di gomma per tenere sotto controllo i manifestanti. Oltre 25 persone sono state arrestate, secondo quanto riferito da CNN, che cita il capo della polizia di Los Angeles, Jim McDonnell.
Un'autostrada bloccata e auto in fiamme nel terzo giorno di manifestazioni a Los Angeles
Domenica il presidente Donald Trump ha promesso “un ritorno all’ordine” e ha aggiunto che, se necessario, non escluderà l’invio di truppe della Guardia Nazionale anche in altre parti degli Stati Uniti.
Il presidente americano ha poi aggiunto che la situazione a Los Angeles è “davvero brutta”e ha ordinato “l’arresto di chiunque indossi una mascherina”.
Almeno tre vetture incendiate
A Los Angeles le manifestazioni sono iniziate dopo i raid di agenti federali dell’immigrazione che hanno portato all’arresto di decine di persone nella zona di Paramount, un sobborgo ispanico della città californiana.

USA, sale la protesta a Los Angeles
Telegiornale 08.06.2025, 20:00