“Midnight Hammer” (martello di mezzanotte): così si chiama l’operazione militare che gli Stati Uniti hanno messo in atto tra sabato e domenica in Iran con l’obiettivo di distruggere tre siti nucleari. Un’operazione che in una conferenza stampa è stata definita “senza precedenti” da Dan Caine, capo degli Stati Maggiori riuniti.
L’esercito ha impiegato oltre 125 aerei, tra cui sette bombardieri B-2. Si tratta dell’unico aereo in grado di trasportare le bombe anti-bunker GBU-57. Di queste ne sono state sganciate sedici sui due siti nucleari di Fordow e Natanz. Il sito di Isfahan è invece stato colpito con oltre due dozzine di missili Tomahawk lanciati da un sottomarino statunitense.
Un bombardiere B2
La missione è partita da una base militare situata nel Missouri. È stata quindi la più lunga missione con bombardieri B-2 dai tempi immediatamente successivi agli attentati di New York dell’11 settembre 2001, come ha spiegato Caine.
Il sito nucleare iraniano di Fordow, prima (a sinistra) e dopo l'attacco statunitense
In questa immagine satellitare di Fordow si vedono i crateri creati dalle bombe anti-bunker
Il diversivo
Il via libera all’operazione è stato dato nella notte tra venerdì e sabato. Dagli Stati Uniti sono decollati alcuni bombardieri che si sono diretti verso ovest, quindi verso l’Oceano Pacifico. Ma si trattava di un diversivo, poiché allo stesso tempo altri sette bombardieri B-2 procedevano verso est, mantenendo le comunicazioni al minimo per tutte le 18 ore di volo necessarie per raggiungere il Medio Oriente.
L’operazione, lo ha detto il segretario della difesa statunitense Pete Hegseth, è stata “un successo schiacciante”. Secondo Hegseth “il programma nucleare iraniano è stato spazzato via”.

Gli USA attaccano tre siti nucleari iraniani
Telegiornale 22.06.2025, 12:30
TG speciale attacco USA Iran
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