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Il Tibet rielegge Sangay

La comunità, in esilio, ha scelto il primo ministro uscente, in carica per cinque anni

Lobsang Sangay dal 2011 rapresenta la comunità dei tibetani in esilio

Lobsang Sangay dal 2011 rapresenta la comunità dei tibetani in esilio

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La comunità dei tibetani in esilio ha rieletto l'uscente Lobsang Sangay — che la rappresenta dal 2011 quando il Dalaï Lama ha rinunciato al suo potere politico — alla testa del Governo.

Il primo ministro (chiamato "Sikyong", "dirigente eletto") è stato scelto dal 57% dei 60'000 suffragi espressi e avrà il compito di prendere, quale unico responsabile, tutte le decisioni politiche e diplomatiche per i prossimi cinque anni, oltre ad assumere la dirigenza dell'Amministrazione centrale tibetana a Dharamsala, organo che, tuttavia, non è riconosciuto da nessun paese al mondo.

La notizia è stata comunicata oggi, mercoledì, dalla commissione elettorale che ha sede proprio nella stessa località dello Stato indiano di Himachal Pradesh.

ATS/px

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