Un piccolo gruppo di filantropi ha annunciato, nell’ambito della recente Assemblea generale delle Nazioni Unite, che verserà 5 miliardi di dollari per l’ambiente entro il 2030. Fra loro ci sono nomi di spicco come quello del fondatore di Amazon, Jeff Bezos, ma anche quello di uno svizzero, poco incline alla pubblicità, che ha fatto fortuna negli Stati Uniti: Hansjörg Wyss.
Wyss, vive isolato nel Wyoming, dove i paesaggi sono mozzafiato e pure la pressione fiscale non è niente male. Il suo patrimonio, secondo l’agenzia stampa finanziaria Bloomberg, è di circa 9 miliardi di dollari.
A far parlare è però soprattutto l’attività della sua fondazione, che ha sede a Washington, in un palazzo in stile georgiano, a due passi dal centro del potere politico.
Da Berna agli Stati Uniti
Ottantasei anni, nato e cresciuto a Berna, si è laureato al Politecnico di Zurigo nel 1959; ha poi intrapreso una carriera nel settore tessile, poi nell’industria dell’automobile e infine in quella dei macchinari medici. A metà degli anni Settanta si è stabilito negli Stati Uniti, dove è diventato miliardario e ha iniziato a fare beneficenza: ma senza presenzialismo.
Nel 2019, ha donato 20 milioni di franchi per il Museo d’arte di Berna, e ora ha promesso di versare almeno 1 miliardo e mezzo di dollari per l’ambiente nell’arco di 10 anni.
La sua beneficenza, tuttavia, non si limita alla natura: come evidenzia la stampa statunitense, Wyss è anche uno dei principali finanziatori del Partito Democratico. “È molto generoso con la politica liberale e progressista, e sostiene molti dei gruppi che fanno parte della galassia attorno al Partito Democratico”, ci spiega il giornalista Ken Vogel del New York Times.
Nell’anno fiscale 2018, per esempio, da uno dei fondi di Wyss – il Berger action fund – sono stati versati 41 milioni di dollari al “Sixteen Thirthy”: un fondo che, aggiunge Vogel, "è la principale fonte di denaro nero che ha influenzato le elezioni del 2020: ha finanziato i comitati pro-Biden e quelli anti-Trump tra i repubblicani”.
Burattinaio delle lobby?
Il cittadino elvetico è dunque uno dei burattinai delle lobby della politica a stelle e strisce? I colleghi della SRF sono andati in Wyoming per tentare di intervistarlo, ottenendo però solo una dichiarazione scritta: “"La Fondazione Wyss dona fondi esclusivamente ad organizzazioni che per legge non sono autorizzate a sostenere candidati politici o campagne di forze politiche."
L'attivismo di Wyss indigna la destra statunitense e sui canali conservatori viene tacciato di uomo nero della democrazia, così come succede con George Soros, al quale viene spesso paragonato. “È il più grande finanziatore di cui non avete mai sentito parlare e lui ama sia così”, ha recentemente dichiarato un opinionista della conservatrice NewsMax.
Ma nell’incanto del Wyoming, c’è chi gli è grato e lo rispetta. Grazie ai suoi milioni, infatti, si è riusciti a evitare che queste radure venissero sfruttate, con insediamento di imprese per l’estrazione di gas e petrolio.