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In Francia niente schermi per i bambini fino ai tre anni

Scatta oggi il divieto che vale per le scuole dell’infanzia e i luoghi adibiti all’accoglienza dei più piccoli - In futuro il provvedimento potrebbe entrare anche tra le mura domestiche

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Francia: telefonini e tablet spenti per i più piccoli

SEIDISERA 03.07.2025, 18:00

  • Immagine d'archivio Imago
Di: Alessandro Grandesso, collaboratore RSI da Parigi

Da oggi, giovedì 3 luglio, niente schermi per i bambini di età fino ai tre anni. In Francia, il divieto è stato deciso per legge, da applicare nelle scuole per l’infanzia e nei luoghi adibiti all’accoglienza dei più piccoli. Un provvedimento voluto con forza dalla ministra della Sanità e delle Solidarietà Catherine Vautrin che prepara anche una legge per applicare l’interdizione nelle mura domestiche, in linea con le direttive proposte dalla commissione di esperti, voluta dal presidente Emmanuel Macron.

Nel frattempo, da stamane, insegnanti e animatori dei centri per l’infanzia avranno l’obbligo di preservare i bambini da zero ai tre anni dall’esposizione agli schermi, che si tratti di telefonini, tablet, computer, tv o videogiochi. Una necessità per Vautrin che ha raccolto le indicazioni della commissione sanitaria che ad aprile aveva invocato una presa di coscienza collettiva contro gli effetti nefasti degli schermi sui minorenni, con il rischio di alterarne in modo duraturo salute mentale e capacità intellettive, intaccandone lo sviluppo neurologico, perturbandone il sonno e la vista.

Già a due anni un bambino francese può trascorrere mediamente 56 minuti al giorno davanti a uno schermo. A tre anni, la media sale fino a un’ora e mezza. Allora Vautrin non intende fermarsi qui. La ministra infatti punta ad allargare il divieto anche all’interno delle mure domestiche, con una legge che ricalchi quella del 2019 che ha vietato formalmente di sculacciare i bambini. Anche se difficilmente applicabile, si tratterebbe comunque di una norma dall’alto valore simbolico per scuotere le coscienze di quei genitori che utilizzano gli schermi come una forma di baby-sitting. Nel frattempo, alcuni deputati, provenienti da diversi schieramenti, hanno messo in cantiere una legge finalizzata a vietare la vendita degli smartphone ai minori di 15 anni. In linea così con le direttive della commissione voluta un anno fa dal presidente Emmanuel Macron. Nel loro rapporto, gli esperti proponevano 29 misure di prevenzione, non solo vietando gli schermi ai bambini fino ai tre anni, ma sconsigliandone l’uso fino ai sei, moderandolo in seguito. E niente telefonini fino agli undici anni, con accesso ai social solo dai sedici anni in poi.

SEIDISERA del 03.07.2025

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