Mosca intende continuare a negoziare per la fine della guerra in Ucraina, ma non rinuncerà ai suoi obiettivi, cioè l’eliminazione di quelle che il Cremlino definisce come “le cause di fondo” del conflitto.
È quanto ha ribadito, giovedì, il presidente russo Vladimir Putin in una conversazione telefonica di quasi un’ora con il suo omologo statunitense Donald Trump. Quella odierna è stata la sesta telefonata tra Putin e Trump dal ritorno di quest’ultimo alla Casa Bianca.
In particolare Mosca chiede all’Ucraina di cedere le regioni parzialmente occupate, oltre alla Crimea, e di rinunciare all’adesione alla NATO. Condizioni che per Kiev sono inaccettabili.
Da parte sua, il presidente statunitense ha detto a Putin di “non essere contento” della situazione in Ucraina, come riferito dallo stesso Donald Trump in serata. E ha detto che non è stato fatto nessun progresso.
I due presidenti hanno discusso, come detto, del conflitto in Ucraina, ma anche della situazione in Medio Oriente, in particolare per quanto riguarda l’Iran. Un tema, quest’ultimo, che sarà approfondito in successivi contatti, come ha reso noto il consigliere presidenziale russo, citato dall’agenzia Ria Novosti. Putin ha chiesto una soluzione “esclusivamente con mezzi politici e diplomatici”.

Ucraina, il più vasto attacco russo di sempre
Telegiornale 29.06.2025, 20:00