Un malato in Italia potrà in futuro stabilire di rinunciare a determinati trattamenti medici, comprese l'idratazione e l'alimentazione forzate, in previsione di una futura incapacità a decidere. Dopo anni di polemiche e discussioni, il Senato ha dato il via libera giovedì con 180 voti contro 71 alla legge sul biotestamento, che disciplina il fine vita. La Camera si era pronunciata il 20 aprile. È "un passo avanti per la dignità della persona", ha commentato sui Twitter il premier Paolo Gentiloni.
Gli oppositori, di area cattolica in particolare, hanno parlato di "un primo passo verso l'eutanasia", possibilità comunque non contemplata dalla nuova norma. "Fatto il testamento biologico, il nostro obiettivo per la prossima legislatura è quello di consentire libertà di scelta anche a quei malati che -pur sottoposti a sofferenze insopportabili e malattie irreversibili- non sono attaccati a una macchina e non hanno terapie vitali da poter sospendere", ha annunciato in sit-in davanti a Montecitorio l'Associazione Luca Coscioni, che aveva fra l'altro favorito il suicidio assistito di DJ Fabo in Svizzera.
RG 12.30 del 14.12.17 La corrispondenza di Claudio Bustaffa
RSI Info 14.12.2017, 14:53
RG 18.30 del 14.12.2017 Claudio Bustaffa ha raccolto l’opinione del segretario dell’associazione Luca Coscioni, Marco Cappato
RSI Info 14.12.2017, 19:30