“Qualcuno informi Jay-Z che, grazie alla mia politica, la disoccupazione fra gli afroamericani è scesa ai minimi storici”, ha punzecchiato domenica Donald Trump, in risposta alle critiche riservategli dal rapper, già assiduo frequentatore della Casa Bianca ai tempi di Barack Obama.
Ad innescare la battaglia è stata un’intervista in cui il marito di Beyoncé non risparmia gli attacchi al presidente degli Stati Uniti per i suoi commenti volgari e scorretti, per non dire razzisti.
Entrambi i contendenti hanno il vento in poppa: il cantante e produttore è infatti in corsa per ricevere ben otto Grammy, la massima ricompensa assegnata nel suo paese in campo musicale (da aggiungere ai 21 già in bacheca), mentre il capo dello Stato, che i pettegolezzi sulle sue vicende sentimentali non hanno indebolito, afferma d’essere il principale artefice del buon momento economico della nazione. Bello scontro.
ANSA/AFP/dg