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L’euroscettico Václav Klaus al Lugano Global Forum

Guerra in Ucraina, trattati di pace e le posizioni del nuovo Governo della Repubblica Ceca - Intervista all’ex presidente ceco

  • Oggi, 05:54
  • 2 ore fa
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SEIDISERA

SEIDISERA 11.11.2025, 18:00

  • Keystone (foto d'archivio)
Di: SEIDISERA - Matteo Burkard/M.Mar. 

Il padre degli euroscettici dell’Europa centrale, Václav Klaus, è intervenuto martedì al Lugano Global Forum, a fianco di Romano Prodi, già presidente della Commissione europea. Klaus è stato presidente della Repubblica Ceca, dal 2003 al 2013, ed è considerato un precursore di molti leader dell’Europa dell’Est come il premier ungherese Viktor Orban, di cui è amico e sostenitore.

Negli ultimi dieci anni l’ex presidente ceco ha tentato di unire i partiti di estrema destra europea, con l’intento di cambiare radicalmente l’UE, senza però riuscirci. L’uomo crede in un’isteria dell’euro, pone una fiducia illimitata nel libero mercato e vede con ostilità le regole a tutela dell’ambiente e dei salari. Václav Klaus, interpellato dalla RSI al Lugano Global Forum, ha parlato delle recenti elezioni in Repubblica Ceca e della guerra in Ucraina ai microfoni di SEIDISERA.

Sostegno all’Ucraina: “Ci vuole una gestione degli affari esteri più bilanciata e razionale”

Con le elezioni ceche di ottobre gli equilibri politici del Paese sono cambiati e la coalizione di Governo potrebbe voler porre un freno agli aiuti, massicci, che la Repubblica Ceca ha fornito all’Ucraina dall’inizio della guerra. “Prima di tutto il governo ancora non esiste e ha fatto solo delle dichiarazioni”, perché, ha spiegato Klaus “ci vorrà almeno un mese prima della sua formazione”. Il Governo uscente, secondo l’ex presidente ceco, è stato colpito da diverse critiche a causa delle sue “posizioni estremamente pro-europeiste e in favore del Green Deal”, dirette, in particolare “contro la scarsa efficacia della politica estera del governo uscente, che assomiglia di più a una politica pro-ucraina”. Klaus attende il nuovo Governo per “una gestione degli affari esteri più bilanciata e razionale”.

Euromaidan: “I civili ucraini vengono uccisi da ben prima di febbraio 2022”

“Io sarei molto favorevole a un cessate il fuoco (tra Ucraina e Russia, ndr)”, ha dichiarato Václav Klaus, “e penso che tutte le persone razionali al mondo vogliano un cessate il fuoco. Anzi, un cessate il fuoco si sarebbe dovuto stipulare già dopo le prime settimane del conflitto”. “Durante i negoziati a Istanbul, sia Putin sia Zelensky erano pronti ad accettare una tregua, ma le trattative sono state affossate dall’allora primo ministro britannico Boris Johnson e dalla NATO”, ha sottolineato l’ex presidente ceco.

Sulla questione di chi abbia fatto fallire i trattati a Istanbul non vi è però ancora chiarezza, ma Klaus sembra essere fermo sulle sue convinzioni. “Il resto del mondo ha fallito quando si trattava di prevenire questa guerra”, ha continuato l’euroscettico “non solo Putin. Tutti siamo responsabili: noi cechi, voi svizzeri, gli statunitensi, tutti”.

Nel mentre la Russia sta colpendo le infrastrutture energetiche ucraine, lasciando centinaia di migliaia di persone senza elettricità. Inoltre, l’Ucraina ha dichiarato che 25’000 bambini sono stati deportati in Russia. Questo è un attacco contro i civili perpetrato dai russi. “I civili ucraini vengono uccisi da anni anche prima del febbraio 2022”, ha spiegato Klaus, iniziando “già nel 2014, dopo le manifestazioni di Euromaidan (serie di manifestazioni filoeuropee iniziate in Ucraina nella notte tra il 21 e il 22 novembre 2013, ndr), ed è qualcosa di tragico”.

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