La Nuova Zelanda potrebbe dotarsi di una nuova bandiera al termine del voto (unicamente per corrispondenza) che da oggi (giovedì) e per le prossime tre settimane coinvolgerà tre milioni di elettori del paese. La consultazione segue 18 mesi di dibattiti fra chi, come il premier John Key, ritiene il vessillo attuale "una reiliquia coloniale" e chi invece, come i reduci, vedono il cambiamento come un affronto per le generazioni passate che hanno versato il loro sangue in guerra.
Il premier John Key, fautore del cambiamento
È la prima occasione per abbandonare il drappo adottato dopo l'indipendenza nel 1931. Uno stendardo che raffigura
lo Union Jack in un angolo e le quattro stelle della Croce del Sud, tanto simile a quello australiano da generare confusione.
Australia e Nuova Zelanda, oggi la somiglianza è evidente
La nuova versione, impostasi in una preselezione, è opera dell'artista
Kyle Lockwood: conserva le costellazione, ma sostituisce il simbolo britannico con quello tipicamente maori della
felce, che su sfondo nero ha fatto la storia degli
All Black.
Proprio il capitano della nazionale di rugby campione del mondo, Richie McCaw, si è schierato con decisione su Facebook per il cambiamento. I sondaggi però gli danno torto: il 63% sarebbe intenzionato a scegliere la continuità.
pon/AFP