La morte dello streamer in diretta che indigna la Francia

È morto nel suo letto, Raphael Graven, ma sotto lo sguardo di migliaia di utenti connessi. L’uomo, un ex militare di 46 anni, aveva aperto un canale sulla poco conosciuta piattaforma australiana di streaming Kick per farsi riprendere in diretta mentre veniva umiliato quotidianamente con insulti e percosse da due coinquilini. Una messa in scena degenerata in un dramma su cui ormai indagano le autorità, tra l’indignazione dell’opinione pubblica e della ministra con delega all’Intelligenza artificiale e al digitale, Clara Chappaz.

La diretta ad oltranza, sul canale di Graven, alias Jean Pormanove, era cominciata dodici giorni prima (298 ore) e in parallelo era scattata anche la raccolta fondi per tenere attiva la connessione. Quando lunedì scorso il contatore ha superato quota 36mila euro però è andato in scena l’orrore. L’ex militare infatti giaceva nel suo letto, inerte, avvolto nelle lenzuola, senza vita. Una scena raccapricciante sotto gli occhi di migliaia di utenti abbonati al suo canale online. Uno spazio virtuale creato dal defunto con due giovani coinquilini fittizi che passavano il tempo a umiliarlo, bullizzandolo, insultandolo, a volte prendendolo a schiaffi.

Uno spettacolo deplorevole, presentato in realtà come uno show comico da Pormanove per incassare soldi dai suoi seguaci che incitavano i due soci a farsi ogni volta più violenti e spietati. Tutto era girato in un capannone di Contes, a mezzora di strada da Nizza, non lontano da dove poi viveva realmente Pormanove che aveva già scagionato nei mesi scorsi i due soci, nell’ambito di una prima inchiesta aperta lo scorso dicembre dopo un articolo del portale Mediapart. Gli inquirenti ormai indagano sulle reali cause di un decesso che scandalizza l’opinione pubblica. E anche la ministra con delega all’Intelligenza artificiale e al digitale Clara Chappaz che ha ricordato come contenuti simili siano illeciti e per questo da punire. Nel frattempo le immagini della morte in diretta di Pormanove continuano a circolare nei bassifondi di Internet.