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L'ira di Vladimir Putin

Mosca, informata preventivamente dell’attacco, parla di "pregiudizio considerevole alle relazioni". Diversi paesi sostengono gli Stati Uniti

  • 7 aprile 2017, 10:15
  • 8 giugno 2023, 05:59
La base aerea obiettivo dell'attacco statunitense

La base aerea obiettivo dell'attacco statunitense

  • Keystone

La Russia, dopo alcune ore di silenzio, ha diffuso una nota in cui definisce i bombardamenti statunitensi di venerdì su una base militari siriana “un pregiudizio considerevole alle relazioni tra Mosca e Washington”. Mosca chiede una riunione urgente del Consiglio di sicurezza ONU.

Vladimir Putin ritiene che l’attacco americano costituisce un’infrazione al diritto internazionale e che la decisione avrà effetti negativi nelle relazioni bilaterali. "Washington ha compiuto un atto di aggressione contro uno Stato sovrano" ha detto il presidente russo, citato dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.

La Russia ha deciso di sospendere il memorandum con la coalizione a guida americana per la prevenzione degli incidenti e sulla garanzia della sicurezza dei voli durante l'operazione in Siria.

Mosca è stata informata preventivamente dell’incursione sull'obiettivo dove, stando alla CNN, erano presenti russi. Il Segretario di Stato Rex Tillerson ha criticato l’atteggiamento complice della Russia nei confronti del presidente siriano Bashar al-Assad.

Dal canto suo la Cina ha lanciato un appello alla moderazione per evitare un ulteriore peggioramento della situazione. Pechino condanna fermamente l'uso di armi chimiche.

In precedenza il Consiglio di sicurezza dell’ONU non è nuovamente riuscito ad accordarsi, per il veto russo, su una risoluzione di condanna del Governo di Damasco.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che Washington ha voluto dare una risposta significativa non solo a Damasco ma ha lanciato un messaggio a Teheran e Pyongyang

L’Arabia Saudita sostiene in modo incondizionato gli attacchi degli USA in Siria, cosi come la Turchia, mentre l’Iran ha condannato severamente il raid. Il Regno Unito sostiene pienamente gli Stati Uniti mentre il ministro degli esteri francese Jean-Marc Ayrault ha detto che "stiamo entrando in una nuova fase della crisi siriana". Per il ministro degli esteri tedesco Sigmar Gabriel l'attacco è "comprensibile".

L’opposizione siriana ha lodato l’intervento aereo militare. Gli avversari del presidente al-Assad si augurano altri raid per contribuire ad abbattere il regime al potere a Damasco.

ats/mas

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RG 08.00 del 07.04.17: la corrispondenza di Giuseppe D'Amato sulla posizione di Mosca

RSI Mondo 07.04.2017, 14:37

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