Trump: “Los Angeles sarà liberata”

Sale la tensione a Los Angeles dove domenica la Guardia Nazionale (GN) ha usato i gas lacrimogeni contro i manifestanti radunati, ad Alameda, attorno a un edificio federale. Lo riporta la CNN. Fuori dal Metropolitan Detention Center, invece, i soldati della GN hanno lanciato proiettili al peperoncino nel tentativo di disperdere le persone, alcune delle quali hanno scagliato bottiglie d’acqua contro gli agenti.

Sono questi primi scontri, di cui si ha notizia, nella metropoli californiana dove centinaia di soldati della Guardia Nazionale sono arrivati oggi su ordine di Donald Trump, nel terzo giorno di manifestazioni a volte violente contro la politica migratoria della Casa Bianca. Un raro impiego effettuato contro il parere delle autorità californiane.

“Los Angeles, un tempo grande città americana, è stata invasa e occupata da immigrati clandestini e criminali. Ora folle violente e insurrezioniste stanno attaccando i nostri agenti federali nel tentativo di fermare le operazioni di deportazione”, ha scritto Trump su Truth annunciando di aver dato ordine “di intraprendere tutte le azioni necessarie per liberare Los Angeles dall’invasione migratoria e porre fine a queste rivolte”. “L’ordine sarà ripristinato, gli immigrati clandestini saranno espulsi e Los Angeles sarà liberata”, ha aggiunto.

“La Guardia Nazionale è stata dispiegata a Los Angeles per ristabilire la legge e l’ordine”, ha dichiarato Trump ai giornalisti al seguito. Denunciando l’”anarchia” in corso nella seconda città d’America, il presidente degli Stati Uniti aveva mobilitato sabato 2’000 membri di questa forza armata di riserva, che viene chiamata soprattutto in caso di disastri naturali.

Trump ha detto anche che invocherà l’Insurrection Act se ci sarà un’insurrezione a Los Angeles. “Dipende se ci sarà o meno”, ha detto. Nel 2020, alla fine del suo primo mandato, il presidente aveva invocato la stessa legge contro le proteste in diverse città per l’uccisione di George Floyd da parte di un agente di polizia a Minneapolis, ma l’allora segretario alla Difesa Mark Esper si oppose affermando che la legge doveva essere invocata “solo in situazioni più urgenti e gravi”.

In ogni caso la discesa sul terreno della Guardia Nazionale è stata definita una decisione “deliberatamente infiammatoria” dal governatore della California Gavin Newsom, che ha avvertito che “non farà altro che aggravare le tensioni”.

Il dispiegamento arriva dopo due giorni di manifestazioni segnate da scontri e violenze nella megalopoli californiana, sede di una grande comunità ispanica, quando i residenti hanno cercato di intervenire di fronte agli arresti di immigrati effettuati con mano pesante dalla polizia federale per l’immigrazione (ICE).

Sempre oggi, domenica, la presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha invitato gli Stati Uniti a non trattare gli immigrati come criminali dopo i raid di Los Angeles durante i quali, ha confermato, sono stati arrestati 35 messicani. “I messicani che vivono negli Stati Uniti sono uomini e donne onesti che sono andati alla ricerca di una vita migliore e di provvedere alle loro famiglie. Non sono criminali”, ha dichiarato in un discorso pubblico. Il lavoro dei migranti “sostiene anche l’economia degli Stati Uniti”, ha insistito.