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Macron chiede a Xi regole commerciali “eque”

Insieme alla presidente della Commissione europea von der Leyen, il presidente francese ha pure sostenuto l’esigenza di un coordinamento “decisivo” sull’Ucraina

  • 6 maggio, 13:49
  • 6 maggio, 13:49

Xi a Parigi

Telegiornale 06.05.2024, 12:30

  • Keystone
Di: AFP/RSI Info

Il presidente francese Emmanuel Macron ha accolto lunedì Xi Jinping all’Eliseo per una visita di Stato di due giorni in Francia, chiedendo fin dall’inizio regole commerciali “eque” in un momento di crescenti dispute tra Europa e Cina e un coordinamento “decisivo” sulla guerra in Ucraina.

Il presidente francese, che spera ancora di posizionare il suo Paese come “potenza equilibratrice” di fronte al braccio di ferro sino-americano, sta celebrando i sessant’anni di relazioni diplomatiche bilaterali con il suo omologo cinese, arrivato a Parigi domenica, per iniziare il suo primo tour europeo dal 2019.

“La situazione internazionale richiede molto chiaramente questo dialogo eurocinese più che mai”, ha dichiarato Emmanuel Macron all’inizio dei colloqui, mentre diversi suoi avversari, come il candidato socialista alle elezioni europee del prossimo giugno, Raphaël Glucksmann, lo hanno criticato per aver “ossequiosamente” “steso il tappeto rosso” a un “dittatore”.

Per il primo incontro è stato affiancato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, per mostrare, come aveva fatto cinque anni fa e l’anno scorso in Cina, un fronte continentale unito sulle questioni commerciali. Macron ha spiegato di voler sollevare “le preoccupazioni in uno spirito di amicizia e fiducia, per cercare di superarle”, mettendo in guardia da “una logica di disaccoppiamento che sarebbe dannosa” in termini economici e sostenendo “regole eque per tutti”.

Dal canto suo, la responsabile dell’Esecutivo di Bruxelles ha chiesto “parità di accesso ai mercati”. Prima dell’incontro aveva insistito sul fatto che l’Europa non poteva “accettare” il “commercio sleale” causato dall’afflusso di veicoli elettrici cinesi o di acciaio prodotto grazie a “massicci sussidi”.

Di fronte a queste dichiarazioni, davanti alle telecamere il numero uno della superpotenza asiatica non è entrato nel merito delle questioni che si sono presentate, limitandosi a chiedere che la Cina e l’Unione Europea rafforzino il loro “coordinamento strategico” e rimangano “partner”.

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