Il geniale Ettore Majorana, sparito misteriosamente nel 1938, era ancora vivo tra il 1955 e il 1959. In quel periodo si trovava infatti a Valencia, in Venezuela, del tutto volontariamente. Lo ha stabilito la procura di Roma durante le indagini sulla sua scomparsa.
Finora l’inchiesta non aveva portato a nulla e, nel corso del tempo, oltre al suicidio, sono state avanzate più ipotesi: dalla fuga in Germania, alla scelta di chiudersi in un monastero. Una serie di lettere ai familiari non ha contribuito a risolvere gli interrogativi.
Il fisico italiano era partito con un piroscafo da Napoli ed era diretto a Palermo, dove gli era stata offerta una cattedra. Fra le sue teorie, l’esistenza di una particella, oggi detta “fermione di Majorana”, osservata soltanto 80 anni dopo, come pure quella sulla velocità superiore alla luce dei neutrini, entro particolari condizioni.
ANSA/px
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