“La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina”. Lo ha annunciato giovedì sera il presidente francese Emmanuel Macron. “Fedele all’impegno storico per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, ho deciso che la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina. Farò l’annuncio formale all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il prossimo settembre” in programma a New York, ha scritto il capo di Stato francese sui social media.
“Una macchia nella storia della Francia” e una “decisione vergognosa”, ha commentato il ministro della giustizia e vicepremier israeliano Yariv Levin. Per il ministro della difesa Israel Katz e il premier Benjamin Netanyahu è invece una “resa al terrorismo”.
Va ricordato che il presidente francese ha offerto il suo sostegno a Israele dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 e si è spesso espresso contro l’antisemitismo.
Più di 140 Paesi riconoscono lo Stato palestinese, tra cui più di una dozzina in Europa. La Francia ha la più grande popolazione ebraica d’Europa e la più grande popolazione musulmana dell’Europa occidentale, e gli scontri in Medio Oriente spesso si riversano in proteste o altre tensioni in Francia.
La prossima settimana il ministro degli Esteri francese ospiterà una conferenza alle Nazioni Unite sulla soluzione dei due Stati. Il mese scorso, Macron ha espresso la sua “determinazione a riconoscere lo Stato di Palestina” e ha spinto per un movimento più ampio verso una soluzione a due Stati, parallelamente al riconoscimento di Israele e del suo diritto a difendersi.
L’annuncio di giovedì è arrivato poco dopo che gli Stati Uniti hanno interrotto i colloqui per il cessate il fuoco a Gaza in Qatar, affermando che Hamas non stava dimostrando buona fede.
Negli ultimi giorni si è creato un clima di tensione contro Israele. All’inizio della settimana, la Francia e più di due dozzine di Paesi europei hanno condannato le restrizioni imposte da Israele alle spedizioni di aiuti umanitari nel territorio e hanno condannato l’uccisione di centinaia di civili palestinesi, compresi bambini e donne, che cercavano di raggiungere il cibo.
I palestinesi cercano uno Stato indipendente nella Cisgiordania occupata, nell’annessa Gerusalemme Est e a Gaza, territori occupati da Israele nella guerra del 1967. Il governo israeliano e la maggior parte della sua classe politica si sono a lungo opposti alla creazione di uno Stato palestinese e ora affermano che questo premierebbe i militanti dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.
Israele ha annesso Gerusalemme Est poco dopo la guerra del 1967 e la considera parte della sua capitale. In Cisgiordania, ha costruito decine di insediamenti, alcuni dei quali assomigliano a sobborghi tentacolari, che oggi ospitano oltre 500’000 coloni ebrei con cittadinanza israeliana. I 3 milioni di palestinesi del territorio vivono sotto il dominio militare israeliano, mentre l’Autorità Palestinese esercita una limitata autonomia nei centri abitati.

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Telegiornale 23.07.2025, 20:00