Mondo

Manchester, “Una vittima probabilmente uccisa dalla polizia”

Il capo della polizia: potrebbe essere una tragica e imprevista conseguenza dell’intervento degli agenti contro il killer della sinagoga - Anche uno dei feriti colpito da armi da fuoco

  • Oggi, 13:48
  • 2 ore fa
680498330_highres.jpg

I media sul luogo dell'attacco alla sinagoga a Manchester

  • keystone
Di: AP/ATS/M. Ang. 

Uno dei due uomini morti nell’attacco contro una sinagoga nella città di Manchester potrebbe essere stato ucciso da un proiettile sparato da un agente di polizia. Lo ha reso noto venerdì la polizia, aggiungendo che anche una delle vittime ricoverate in ospedale sarebbe stata colpita da un proiettile.

Il capo della Greater Manchester Police, Stephen Watson, ha dichiarato che un esame forense ha determinato, in via provvisoria, che una delle vittime presenta una ferita da arma da fuoco. Ha affermato che l’aggressore non aveva una pistola e che “questa ferita potrebbe purtroppo essere stata causata come conseguenza tragica e imprevista” dell’intervento della polizia.

Adrian Daulby, 53 anni, e Melvin Cravitz, 66 anni, entrambi residenti nella zona, sono morti nell’attacco alla sinagoga della congregazione di Heaton Park, nel sobborgo di Crumpsall a Manchester, giovedì. Altre tre persone sono ricoverate in ospedale in gravi condizioni, ha detto la polizia. Gli agenti hanno sparato e ucciso un sospetto 7 minuti dopo che questi aveva investito con un’auto alcuni pedoni fuori dalla sinagoga e li aveva poi aggrediti con un coltello. Indossava quella che sembrava essere una cintura esplosiva, che si è poi rivelata falsa.

Il responsabile dell’attacco terroristico di ieri alla sinagoga di Manchester è stato identificato dalla polizia come “Jihad Al-Shamie, 35 anni, cittadino britannico di origini siriane”. Lo hanno reso noto le forze dell’ordine in un comunicato.

L’aggressione è avvenuta mentre le persone erano riunite nella sinagoga durante lo Yom Kippur, il giorno dell’espiazione, il giorno più solenne del calendario ebraico.

Intanto il premier laburista britannico, Keir Starmer, è giunto in questi minuti a Manchester e si è subito recato a visitare la sinagoga attaccata giovedì. Starmer, accompagnato dalla first lady Victoria, che ha radici familiari ebraiche, ha ribadito vicinanza agli ebrei della comunità locale e di tutto il Regno, tornando a promettere una lotta senza quartiere al “risorgente odio anti-semita”. A Manchester, ad accoglierlo, c’è anche il rabbino capo del Regno Unito, Ephraim Mirvis.

La ministra dell’Interno, Shabana Mahmood, ha dichiarato a Sky News Uk che il Paese resta in “stato di allerta massima” dopo l’attacco di ieri.

01:30

Attacco alla sinagoga, tre arresti

Telegiornale 03.10.2025, 12:30

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare