La classifica 2016 della libertà di stampa nel mondo, pubblicata da Reporters sans frontières, vede la Svizzera passare dal 20mo al 7mo rango ma non tanto per meriti propri, quanto per l'evoluzione negativa di altri paesi, in un contesto che nel suo complesso si è degradato. La graduatoria rivela "l'intensità degli attacchi di Stati, ideologie e interessi privati contro l'indipendenza del giornalismo", si legge in un comunicato dell'organizzazione.
In testa figura la Finlandia, davanti a Paesi Bassi e Norvegia, mentre l'indice regionale vede l'Europa sopravanzare nettamente l'Africa, che per la prima volta scavalca il continente americano.
Nel capitolo dei cambiamenti significativi, si evidenziano i grandi progressi della Tunisia e dell'Ucraina, per la relativa tregua nel conflitto, mentre peggiore la situazione in Polonia, dove il Governo ultraconservatore ha operato una stretta sui media, in Tagikistan, dove il regime ha subito una deriva autoritaria, e in Brunei, per l'imposizione della sharia. Gli ultimi tre ranghi restano appannaggio di Turkmenistan, Corea del Nord ed Eritrea.
pon/ATS
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Dal TG12.30:
RG 12.30 del 20.4.2016 - Il servizio di Chiara Savi
RSI Info 20.04.2016, 14:56
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