La Coalizione nazionale siriana (CNS) prenderà parte alla conferenza di pace in programma da mercoledì prossimo a Montreux.
Riuniti sabato a Istanbul, i rappresentanti di questo schieramento hanno accettato la partecipazione con 58 voti favorevoli, 14 contrari, 2 astensioni e una scheda bianca.
Il capo della CNS Ahmad al-Jarba ha precisato che la sua coalizione si recherà alla conferenza, con il solo obiettivo di "sbarazzarsi" del presidente siriano Bachar al-Assad. "I negoziati hanno come unico scopo quello di soddisfare le istanze della rivoluzione", ha affermato.
Alla vigilia di questa votazione, la Coalizione - che rappresenta il maggior gruppo in esilio dell'opposizione al regime di Damasco - appariva piuttosto divisa circa l'opportunità di partecipare ai lavori della conferenza.
Forti pressioni contro un possibile boicottaggio erano state però esercitate dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna.
Il segretario di Stato americano John Kerry ha commentato la decisione della CNS, definendola come "un voto coraggioso, nell'interesse di tutti i siriani che hanno terribilmente sofferto a causa della brutalità del regime di Bachar al-Assad".
Anche il ministro degli esteri britannico William Hague ha salutato la decisione, sottolineando il fatto che sia stata adottata "malgrado un contesto caratterizzato da attacchi brutali del regime contro i civili e dal blocco deliberato degli aiuti umanitari".
Organizzata sotto la supervisione delle Nazioni Unite, la conferenza di pace avrà per obiettivo la ricerca di soluzioni tese a porre fine al conflitto che - dal marzo del 2011 - ha portato alla morte di più di 130'000 persone.
Red.MM/AFP/ATS/ARi






