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Multe milionarie per Apple e Meta

Sono state inflitte dalla Commissione UE per violazioni del regolamento sui mercati digitali

  • 23 aprile, 14:10
Apple e Meta

Le due aziende nel mirino devono adeguarsi al Digital Markets Act

  • Imago
Di: ATS/Pa.St. 

Una multa di 500 milioni di euro per Apple. Una di 200 milioni per Meta. Le ha stabilite la Commissione UE per violazioni del regolamento sui mercati digitali Dma (Digital Makets Act).

Per Apple si parla di violazione dell’obbligo di anti-steering, che ha impedito cioè che i consumatori potessero essere indirizzati a servizi esterni. A Meta viene invece contestato di aver violato l’obbligo di offrire la possibilità di scegliere un servizio che utilizzi meno dati personali.

Si tratta delle prime sanzioni decise per inadempienze del Dma, come si legge in una nota pubblicata mercoledì.

Cosa deve cambiare?

Sia Apple che Meta sono ora tenute a conformarsi alle decisioni della Commissione europea e rimuovere i comportamenti contestati entro 60 giorni, altrimenti rischiano il pagamento di sanzioni periodiche. Le sanzioni inflitte, ha spiegato l’esecutivo comunitario, hanno tenuto conto della gravità e della durata della non conformità, e sono ben al di sotto del tetto del 10% del fatturato previsto dal Dma per le multe in caso di violazioni.

Nel dettaglio, per quanto riguarda Apple ai sensi del Dma gli sviluppatori di app distribuite sull’App Store di Apple dovrebbero poter informare i clienti di offerte alternative esterne, indirizzarli verso tali offerte e consentire loro di effettuare acquisti. Secondo la Commissione, però, Apple non ha rispettato tale obbligo e l’azienda non ha dimostrato che le restrizioni siano necessarie e proporzionate. La Commissione ordina quindi ad Apple di rimuovere restrizioni tecniche e commerciali sulla gestione delle app e di astenersi dal proseguire nella condotta non conforme.

Quanto a Meta, la decisione di non conformità riguarda il modello ‘consenso o pagamento’ introdotto a novembre 2023 per gli utenti di Faceook e Instagram, che potevano scegliere se acconsentire alla combinazione di dati personali per la pubblicità personalizzata o pagare un abbonamento mensile per un servizio senza pubblicità. Ai sensi del Dma, le società designate come gatekeeper sulla base del regolamento devono richiedere il consenso degli utenti per combinare i loro dati personali tra i servizi. Gli utenti che non acconsentono devono avere accesso a un’alternativa meno personalizzata ma equivalente. Secondo l’esecutivo UE il modello introdotto da Meta non consentiva agli utenti di esercitare il diritto di acconsentire liberamente alla combinazione dei propri dati personali.

Meta a processo negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti si è aperto la scorsa settimana un processo nei confronti di Meta. L’azienda è accusata di aver mantenuto il monopolio sui social network, acquisendo e annientando start-up rivali. In caso di sconfitta, Meta potrebbe essere costretta a separarsi da Instagram e WhatsApp.

La società di Zuckerberg respinge le accuse e afferma che nei social media la concorrenza è ampia con TikTok, Snap, Reddit e LinkedIn. Inoltre - è la tesi dei legali - le autorità americane hanno approvato in passato le sue acquisizioni di Instagram e WhatsApp e quindi non le ha ritenute dannose per i consumatori americani.

02:07

Meta a processo

Telegiornale 15.04.2025, 12:30

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