Jens Stoltenberg resterà segretario generale della NATO per un altro anno: lo scrive il Times di Londra citando proprie fonti diplomatiche. La decisione verrà annunciata la prossima settimana e formalizzata al vertice dell'organizzazione in programma a Vilnius l'11 e 12 luglio.
Norvegese, 64 anni, economista di formazione, ex leader del partito laburista e per due volte primo ministro, Stoltenberg era stato nominato alla guida della NATO nel 2014, durante la presidenza di Barack Obama negli Stati Uniti, succedendo al danese Anders Fogh Rasmussen. È stato riconfermato una prima volta durante la presidenza di Donald Trump. L'anno scorso avrebbe dovuto lasciare l'incarico ed andare a guidare la banca centrale del suo paese, ma l'invasione russa dell'Ucraina ha spinto gli alleati a chiedergli di rimanere per un altro anno.
Nelle ultime settimane aveva preso quota la candidatura della ex premeir danese Mette Frederiksen, che però avrebbe fatto un passo indietro: sembra che alcuni alleati non vedano di buon occhio un terzo segretario generale scandinavo di fila. Anche il premier spagnolo Pedro Sanchez, il cui futuro politico in patria è estremamente incerto, ambirebbe al posto.
Stoltenberg aveva detto lo scorso febbraio che non avrebbe chiesto un ulteriore rinnovo, ma - messaggio implicito nelle sue parole - non aveva escluso di accettarlo se si fosse reso necessario. Alla fine tra i trenta paesi membri avrebbe prevalso la logica del "non cambiare capitano durante una tempesta".
La carica di segretario generale è tradizionalmente destinata ad un europeo, mentre il comandante supremo in Europpa (SACEUR) è sempre un generale statunitense. Per ottenere il posto è indispensabile il gradimento da parte del governo degli Stati Uniti, ma ovviamente non è l'unica condizione, specie in presenza di più candidati.

Notiziario
Notiziario 28.06.2023, 23:08
Contenuto audio