Secondo l’ONU, dall’inizio del conflitto in Ucraina sono stati uccisi o feriti oltre 50’000 civili. Oggi, venerdì a Ginevra, l’Alto Commissario per i diritti umani Volker Türk ha lanciato l’allarme su “una fase ancora più pericolosa e mortale” per la popolazione.
Il numero che l’ONU può autenticare è probabilmente molto inferiore al totale, ammette regolarmente l’Alto Commissariato. Tra le decine di migliaia di persone colpite, più di 3’000 sono bambini, ha aggiunto il funzionario dell’ONU davanti al Consiglio dei diritti umani.
In alcuni territori vicini alla linea del fronte, “quasi tutte le abitazioni sono state distrutte o danneggiate”, ha sottolineato Türk. Ha ricordato che la Russia ha condotto l’attacco aereo più importante dall’inizio della guerra alcune settimane fa, con oltre 820 munizioni, quasi tutte droni a lungo raggio.
Attaccati siti per la produzione di gas
La Russia ha intanto lanciato il “più grande attacco” contro i siti di produzione di gas in Ucraina nella notte, su oggi, venerdì, dall’inizio dell’invasione nel 2022, con 35 missili e 60 droni: lo ha reso noto l’operatore statale dell’energia Naftogaz. “Una parte significativa delle nostre strutture è danneggiata. Alcuni danni sono critici”, ha affermato su Facebook il CEO del gruppo, Sergei Koretsky, denunciando il “terrorismo deliberato” di Mosca contro siti civili.

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SEIDISERA 01.10.2025, 18:00
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