Reportage

L’Ucraina e i robot sul campo di battaglia

Come i veicoli terrestri senza pilota stanno rivoluzionando il modo di combattere al fronte

  • 2 ore fa
03:48

Robot al fronte

RSI Info 02.10.2025, 14:16

  • Vincenzo Leone per RSI
Di: Vincenzo Leone (con Alina Poliakova), collaboratore RSI dall’Ucraina

I cingoli avanzano sul terreno, due fari accesi per operare anche in notturna, una torretta con videocamera che fa da occhio per l’operatore, e la struttura modulare e modificabile sulla quale montare mitragliatori, lanciagranate e fino a 300 chili di materiale da portare sulla linea del fronte. È un UGV (Unmanned Ground Vehicle: veicolo terrestre senza pilota, ndr.) ed è uno dei modelli di robot che in Ucraina “combatte” insieme a soldati e unità.

L’innovazione tecnologica in tempo di guerra

“La guerra è un contesto instabile, cambia in modo dinamico sotto i bombardamenti. Perciò viene usato tutto”, racconta alal RSI da Kiev Maksym Vasylchenko, direttore generale di Tencore. È a capo di una delle aziende che dopo l’invasione russa su larga scala dell’Ucraina si è concentrata sullo sviluppo di robot e sistemi automatizzati per uso militare. “Collaboriamo già con molte unità, circa 60” racconta. “Tra loro ci sono la Terza Brigata d’assalto, gli Azov, la 93esima, la 92esima, la 95esima, la quinta brigata d’assalto, la centodecima”, continua.

Spiega come questi modelli siano sviluppati per tutta una serie di attività al fronte che “se vengono fatte a distanza dalle macchine, le persone allora non rischiano la vita”. Parla della logistica, e di “trasportare merci in luoghi che sarebbero difficili da raggiungere a piedi” e che sono sotto il raggio d’azione dei droni FVP.

Versatilità e capacità operative

L’efficacia e la portata della presenza di questi robot al fronte, la spiega Oleksii, che qui pilota con un controller in mano i due robot che testano oggi. “Il robot alle mie spalle può trasportare fino a una tonnellata di carico al giorno. Se consideriamo un mese, sarebbero 30 tonnellate. Per trasportare un carico di 30 tonnellate, dobbiamo assegnare circa 30-40 militari a questo compito, che camminerebbero mettendo a rischio le proprie vite”, spiega. Sulla sua maglia c’è stampata una bandiera ucraina, sotto c’è una scritta. “People make. Robots fight”, le persone creano e i robot combattono.

Il direttore Vasylchenko parla dell’evacuazione dei feriti e del rischio di tenere allo scoperto quattro soldati che tengono una barella. Delle operazioni di sminamento e di posizionamento di mine anti-carro, uno dei modelli è proprio dietro di lui e ha appena sganciato mine dal carrello montato sulla struttura del robot. E c’è anche la possibilità di montare un mitragliatore Browning M2 e un lanciagranate M19, in quel caso il robot spara come un soldato di fanteria.

“Le idee e le possibilità sono infinite, il costo dipende da come viene configurato”, dice. “Il prezzo medio di un UGV del genere è di 20’000 dollari (quasi 16’000 franchi), e se lo si confronta con i concorrenti in Europa, il più simile costa 160’000 euro (149’500 franchi circa)“, aggiunge.

196A6888.jpg
  • Vincenzo Leone per RSI

L’espansione dell’industria robotica militare in Ucraina

Robot come questi sono impiegati attivamente sulla linea del fronte. Sono più di 200 le compagnie ucraine che lavorano nella implementazione di modelli del genere, secondo quanto detto a maggio scorso da Hlib Kanevskyi – Director of Procurment del Ministero della Difesa ucraino – il piano è quello di “schierare” 15’000 robot entro la fine del 2025, semplificando i processi e i passaggi burocratici per le certificazioni. Con un link dedicato per semplificare le procedure disponibile sui siti governativi.

Un settore in piena espansione, se si considera che nei primi 7 mesi del 2025 sono stati autorizzati per essere impiegati dall’esercito 40 nuovi modelli di robot diversi. In tutto il 2024 ne sono stati autorizzati quasi 60, e nel 2023 ne sono stati autorizzati 23. E nel primo trimestre del 2025 il Ministero della Difesa ha chiuso 31 contratti d’acquisto per 150 milioni di dollari (circa 120 milioni di franchi), una cifra notevole se si considera che il dato per il secondo semestre del 2024 è stato di 6 contratti e 2 milioni e mezzo di dollari (2 milioni di franchi).

La svolta operativa: robot in prima linea

In più è stato l’anno della svolta operativa. A dicembre 2024 – notizia confermata e verificata dagli analisti dell’Institute for the Study of War di Washington – per la prima volta è stato condotto un attacco a postazioni russe, utilizzando esclusivamente robot, mandati a combattere al posto dei soldati. In particolare “decine di UGV equipaggiati con mitragliatrici” che hanno attaccato in un’area a nord di Kharkiv, per conto della brigata Khartia.

E l’esercito ucraino ha creato una branca – insieme alla marina, alle forze di terra, alle forze speciali e all’aviazione – ad hoc per i sistemi a pilotaggio remoto. Sono le “unmanned armed forces”, ed è la prima volta che un esercito si dà una struttura separata per droni navali, aerei e appunto robot. Hanno anche un comandante, da giugno è Robert “Madyar” Brovdi, il comandante che ha fondato l’unità droni “Madyar’s Birds”.

GOPR1943.jpg
  • Vincenzo Leone per RSI

Produzione locale e collaborazione

Un’altra peculiarità è che questi robot sono progettati in Ucraina e quasi interamente prodotti con materiali e tecnologie ucraine. Quelli di Tencore che testano in questo poligono a Kiev sono fatti al 95% in Ucraina, l’obiettivo – raccontano - è arrivare al 100%. “Collaboriamo con molte aziende ucraine”, racconta il direttore generale, e spiega come ci sia una totale sinergia anche con le unità e i militari che usano questi robot. Che propongono modifiche, partecipano ai training e prendono parte anche agli eventi di Brave1, il cluster che ha messo insieme 1’500 aziende di difesa ucraine, e di cui fa parte anche Tencore.

Il futuro dell’innovazione militare

Il 16 e il 17 settembre Brave1 ha organizzato una “Defense Tech Valley” a Lviv con più di 300 investitori esteri da Europa e Nord America. C’erano anche robot e droni di ogni tipo, a riprova di un settore – quello dell’innovazione tecnologica - su cui Kiev punta per sviluppare un vantaggio decisivo, innovando di continuo. Un senso di impellenza che si spiega nelle parole del direttore generale Vasylchenko. “Abbiamo già il modello successivo, perché la guerra sta cambiando di nuovo”.

196A6925.jpg
  • Vincenzo Leone per RSI
01:46

Trump esprime sostegno all'Ucraina

Telegiornale 24.09.2025, 12:30

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare