La filiale panamense del colosso delle banane Chiquita ha deciso il licenziamento di tutto il personale restante - 1’600 persone - dopo un mese di sciopero contro una riforma che peggiora le condizioni pensionistiche e la copertura sanitaria. Dieci giorni fa l’azienda - che lamenta perdite per 75 milioni di dollari in queste settimane - aveva già tagliato tutti i lavoratori assunti a giornata e cessato la produzione a Changuinola, alla frontiera con il Costa Rica.
Lo ha annunciato il Governo di destra. Un tribunale aveva dichiarato “illegale” l’astensione dal lavoro, accompagnato dal blocco di numerose strade che i lavoratori si rifiutano di levare fin quando il Congresso non avrà fatto marcia indietro sulla riforma. Non si accontentano delle promesse di un riesame.
Ai motivi sociali delle proteste, si aggiungono quelli politici: è contestato un accordo con Washington che permette lo schieramento di truppe statunitensi nel Paese per contribuire alla protezione del canale che collega gli oceani Atlantico e Pacifico.
Banane al sapore di guerra e terrorismo
Alphaville 23.07.2024, 11:45
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