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Proteste a Hong Kong

Lacrimogeni sugli attivisti pro-democrazia nelle strade dell'ex-colonia britannica

  • 24 maggio 2020, 11:44
  • 10 giugno 2023, 01:12

Not 8.00 del 24.5.2020 - Proteste a Hong Kong

RSI Info 24.05.2020, 11:11

  • reuters
Di: ATS/Bleff

A Hong Kong riprendono proteste e scontri. La polizia è intervenuta domenica con i lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere le dimostrazioni non autorizzate, indette contro la legge sulle sicurezza nazionale in discussione al Congresso del popolo di Pechino e che vieta fra le altre cose "sovversione e terrorismo". Gli attivisti pro-democrazia, scesi in strada a migliaia, si battono a difesa dell'autonomia della ex colonia britannica. Circa 150 persone sono state arrestate.

RG 07.00 del 22.05.2020 La corrispondenza di Gabriele Battaglia

RSI Info 24.05.2020, 11:41

  • keystone

"Minacce agli interessi della Cina"

Le violenze a Hong Kong minano il modus vivendi con Pechino basato su "un Paese, due sistemi", danneggiano lo stato di diritto e "minacciano la sovranità, la sicurezza e gli interessi di sviluppo della nazione": lo ha dichiarato venerdì scorso Wang Chen, vicepresidente del Comitato permanente del 13esimo Congresso Nazionale del Popolo, il Parlamento cinese, nel presentare la bozza di legge sulla sicurezza nazionale nella Regione amministrativa speciale di Hong Kong.

Secondo Wang, è necessario compiere una serie di sforzi a livello statale per istituire e migliorare il sistema giuridico e i meccanismi di applicazione delle leggi a Hong Kong al fine di salvaguardare la sicurezza nazionale e ovviare alla "mancanza di difese" che da lungo tempo contraddistingue la regione in questo settore, "salvaguardando la sicurezza nazionale nel solco della Costituzione cinese e della Legge fondamentale della Regione amministrativa speciale di Hong Kong".

"Profonda preoccupazione"

Gran Bretagna, Australia e Canada esprimono "profonda preoccupazione" per la legge sulla sicurezza che la Cina intende introdurre a Hong Kong. Nella nota si ricordano gli impegni "legalmente vincolanti" sull'autonomia di Hong Kong firmati nelle dichiarazione congiunta che segnò la restituzione alla Cina della ex colonia britannica, la quale prescrive che "Hong Kong abbia un alto grado di autonomia. Essa prevede inoltre che i diritti e le libertà, incluse quelle degli individui, di stampa, di riunione, di associazione e altri, siano assicurati per legge a Hong Kong" e che le tutele sui diritti umani stabilite dall'ONU "restino in vigore".

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