Il vertice in Alaska fra Vladimir Putin e Donald Trump comincerà alle 11.30 ora locale di venerdì, le 21.30 in Svizzera, e sarà seguito da una conferenza stampa congiunta. Il programma è stato concordato e il tema centrale sarà la “risoluzione della crisi ucraina”, ma i due presidenti parleranno anche di “argomenti più ampi di mantenimento della pace e della sicurezza, nonché le questioni internazionali e regionali attuali e le più urgenti”, oltre che di “sviluppo futuro della cooperazione bilaterale nel settore commerciale ed economico”, che “ha un enorme potenziale, purtroppo finora non sfruttato”. Lo ha annunciato giovedì il consigliere di Putin per la politica estera, Yuri Ushakov, che farà parte della delegazione russa insieme al consigliere per gli investimenti stranieri Kirill Dmitriev e ai ministri degli esteri, Sergei Lavrov, della difesa, Andrei Belousov, e delle finanze, Anton Siluanov.
Alaska: domani il vertice Trump-Putin
Telegiornale 14.08.2025, 12:30
Sul summit ha rotto il suo silenzio anche Vladimir Putin in persona, dopo un incontro preparatorio con alti rappresentanti russi. Quelli di Donald Trump per una soluzione del conflitto in Ucraina “sono sforzi sinceri”, ha dichiarato l’inquilino del Cremlino, che per rafforzare la pace ha suggerito un’intesa sulle armi nucleari strategiche.
Il luogo del summit era già noto, ufficializzato dalla portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt nei giorni scorsi: Anchorage, principale città dello Stato con i suoi 289’000 abitanti (non la capitale, che è Juneau). Complice la logistica non semplice da organizzare, non da ultimo perché entrambi arriveranno con i rispettivi aerei presidenziali, è stata scelta la grande base militare di Elmendorf-Richardson.
Secondo Ushakov, non è stata fissata una durata limite per le discussioni, al termine delle quali la delegazione russa farà immediatamente ritorno a Mosca.

L'Occidente prepara il vertice con Putin
Telegiornale 13.08.2025, 20:00
Dopo tre anni e mezzo di conflitto in Ucraina, le aspettative sono elevate e anche i timori di ucraini ed europei, che dal summit saranno assenti e temono di ritrovarsi messi di fronte a fatti compiuti. Sono usciti almeno in parte rassicurati dalla videoconferenza alla quale hanno partecipato mercoledì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader dei cosiddetti “Paesi volonterosi” molto vicini a Kiev, come Regno Unito, Germania, Francia e Polonia. Trump avrebbe in particolare assicurato loro di puntare a una tregua, che per gli europei dovrebbe essere il primo passo, e si sarebbe impegnato a non prendere impegni sui futuri confini ucraini senza la presenza di Zelensky.