Un senatore (e miliardario) russo finito in manette a Nizza ha scatenato una dura reazione del Cremlino, che accusa le autorità francesi di aver violato la Convenzione di Vienna sull'immunità diplomatica di Suleiman Kerimov.
Il miliardario è stato arrestato quando è sceso dall'aereo lunedì notte, a Nizza, per evasione fiscale. Era in possesso di un passaporto diplomatico, che non ha usato il giorno del fermo perché viaggiava per motivi privati. Il pubblico ministero, Jean-Michel Priest, ha imposto a Kerimov di consegnare il passaporto, di pagare un deposito di cinque milioni di euro e ha tolto al senatore il diritto di lasciare il dipartimento delle Alpes-Maritimes.
Kerimov è accusato di aver acquistato diverse proprietà a Cap d'Antibes, rifugio per miliardari, attraverso un prestanome, senza dichiarare al fisco il reale valore degli immobili. Il danno arrecato alle autorità fiscali francesi sarebbe pari a "diverse decine di milioni di euro".
ATS/M. Ang.


