I giornalisti della radio e della televisione pubblica francese hanno scioperato nelle ultime 48 ore contro la riforma del loro settore, in radio è stata trasmessa solo musica.
Si tratta di una riforma presentata dalla maggioranza di governo che prevede di accorpare in un unico grande gruppo chiamato France Media tutte le entità mediatiche pubbliche, ovvero Radio France, France Television, l’INA, che è l’Istituto nazionale dell’audiovisivo e France Media Monde che si occupa di temi internazionali: cinque entità fuse in quella che secondo il governo sarebbe una “BBC alla francese” con un budget di 4 miliardi di euro e oltre 16’000 dipendenti. Si tratta di un progetto che da anni sta a cuore al presidente Emmanuel Macron, che l’aveva inserito nel suo programma già nel 2017, ma che secondo i giornalisti in realtà avrebbe un solo effetto, ossia quello di smantellare il servizio pubblico.
Per la maggioranza, al contrario, la nuova governance unificata con un unico amministratore delegato permetterebbe di proteggere il servizio pubblico nel caso di un arrivo al potere dell’estrema destra, ma anche di avere più peso rispetto proprio ai media di destra radicale che in questo momento in Francia hanno il vento in poppa. I giornalisti invece, che hanno pubblicato una lettera firmata da oltre 1’400 persone sul giornale Le Monde, dicono di temere per la loro indipendenza sia a livello politico che a livello finanziario. Il canone che assicurava al sistema audiovisivo pubblico, una fonte di entrate sicure, è stato infatti eliminato proprio dal presidente Macron pochi anni fa.
Seidisera 18.00 del 24.05.2024
RSI Info 25.05.2024, 18:24