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Scontri e feriti a Beirut

Manifestazioni nella capitale contro le autorità libanesi. Morto un poliziotto. Il premier Hassan Diab evoca elezioni anticipate

  • 8 agosto 2020, 21:10
  • 10 giugno 2023, 03:30
Migliaia di persone sono scese in strada

Migliaia di persone sono scese in strada

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Di: ATS/AFP/Reuters/ludoC

Un agente è rimasto ucciso e oltre 230 persone sono rimaste ferite negli scontri con la polizia avvenuti a Beirut, durante le manifestazioni di piazza contro le autorità libanesi, nell’occhio del ciclone dopo le esplosioni nell’area del porto che hanno provocato oltre 150 morti, centinaia di feriti e ingenti danni in gran parte della città.

Libano, tre giorni dopo l'esplosione

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La polizia, riferiscono i media locali, ha lanciato lacrimogeni e proiettili di gomma; oltre 20 persone sono state ricoverate in ospedale, una novantina sono state invece curate sul posto.

I manifestanti nel pomeriggio hanno anche preso d’assalto la sede del Ministero degli esteri: hanno rimosso una foto del presidente della Repubblica Michel Aoun e l’hanno distrutta gettandola a terra.

Nel contempo, seguaci di Hezbollah sono scesi in strada nel centro di Beirut, dal vicino quartiere di Zoqaq al Blatt, per protestare contro i manifestanti anti governativi che hanno esposto manichini del leader del movimento sciita, Hasan Nasrallah. L'esercito libanese è però riuscito a frapporsi evitando lo scontro fra i due fronti.

Libano, un altro giorno di rabbia e cordoglio

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“Elezioni anticipate”

Il premier Hassan Diab, in un discorso alla nazione, ha per parte sua invitato i partiti politici a risolvere la crisi del paese in due mesi altrimenti ci saranno le elezioni anticipate. Lo ha detto lui stesso in un discorso televisivo trasmesso in diretta.

Diab non si è dimesso ma ha dato così un ultimatum politico: "Ora è il momento della responsabilità collettiva. Vogliamo una soluzione per tutti i libanesi", ha dichiarato.

“UE solidale, ma servono riforme”

Il presidente del Consigli europeo, Charles Michel, al termine della sua visita a Beirut, ha confermato la piena solidarietà dell’Unione europea (UE) nei confronti del Libano, “partner e amico di lunga data”, ma a ribadito la necessità risorse strutturali, di un accordo con il Fondo monetario internazionale e di intraprendere passi concreti per riformare il sistema finanziario e adottare misure anticorruzione.

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