La stretta di Erdogan sulla società turca dopo il fallito colpo di Stato di metà luglio continua. In seguito a una riunione durata cinque ore del Consiglio militare supremo, il presidente ha auspicato che sia l’esercito sia il servizi segreti vengano sottoposti al suo controllo. Per farlo, ne discuterà con i partiti all’opposizione. Sino ad oggi sono sotto la supervisione dell’ufficio del primo ministro.
Il premier Yildirim, da parte sua, ha annunciato che i capi delle forze armate rimarranno al loro posto (marina, aria e terra). Dall’inizio delle epurazioni sono centinaia le persone, fra ammiragli, generali, soldati, che sono state allontanate dai loro incarichi.
AFP/AlesS