Stando alle stime, sette milioni di persone hanno assistito alla messa celebrata domenica a Manila – sotto la pioggia – dal Papa.Essendo la terza domenica di gennaio, questa è coincisa con la festa del Santo Niño - cioè Gesù bambino - la più cara ai filippini. "Non siamo capaci di quantificare, diciamo una folla incredibile, comunque senz’altro è il più vasto incontro nella storia dei popoli”, secondo il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi. Per superare il record dovremo tornare qui", ha scherzato.
Francesco si fa largo tra due ali di folla festante
Agli astanti e ai loro connazionali che non sono riusciti a incontrarlo nella capitale Francesco ha chiesto, in inglese e tagalog, d'essere ambasciatori della fede e missionari in tutto il continente. Un invito a cui ha risposto affermativamente, a nome di tutti, il carismatico cardinale Luis Antonio Tagle, astro nascente della Chiesa locale.
Lotta alla corruzione, cura dell'ambiente e attenzione ai meno fortunati
Tre sono le sfide che il Pontefice ha lanciato prima di concludere il suo viaggio pastorale nelle Filippine: integrità morale, cura dell'ambiente e attenzione ai poveri. Temi che nel più grande paese cattolico dell'Asia sono strettamente interconnessi, come ha dimostrato anche la ricostruzione dopo il passaggio del devastante tifone Yolanda. Significativo, a messa terminata, è stato il ringraziamento rivolto all'ospite dal cardinale Tagle, arcivescovo della capitale, a nome di tutti gli emarginati e delle minoranze.
RedMM/ANSA/AFP/mrj/dg
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