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Situazione di stallo sul terreno

Mosca cambia obiettivo e mira ora al Donbass - Corridoio russo nel sud-est - Teatro di Mariupol: "Forse 300 morti" - L'esperto: "Non bisogna lasciare Putin senza via di fuga"

  • 25.03.2022, 17:27
  • 20.11.2024, 18:24
Chernihiv è accerchiata

Chernihiv è accerchiata

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Di: AFP/Red.MM 

La situazione sul terreno in Ucraina da alcuni giorni è di stallo. Il Ministero della difesa russo ha fornito venerdì un suo bilancio delle perdite subite in un mese di conflitto: 1'351 morti e 3'825 feriti, meno di un decimo dei soldati nemici che Kiev sostiene di aver eliminato. La NATO stima invece a 7'000-15'000 i militari uccisi. Mosca ha pure reso noto che l'obiettivo del Cremlino è ora la completa liberazione del Donbass, estendendo quindi all'intera regione dell'Ucraina orientale il territorio già occupato dalle repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk. Non si esclude però di lanciare l'assalto a una delle città accerchiate, come è il caso ormai anche di Chernihiv, nel nord-est.

02:41

RG 12.30 del 25.03.2022 L'intervista di Andrea Vosti a Ilan Berman

RSI Info 25.03.2022, 17:10

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Secondo Ilan Berman, ex consulente del Pentagono ed esperto di Russia presso l’American Foreign Policy Council di Washington, intervistato dal Radiogiornale della RSI, "non è chiaro quale strategia militare Putin possa spacciare come una vittoria". "L'idea di occupare l'Ucraina, rimuovere Zelensky e installare un Governo fantoccio è fuori portata", afferma Berman, che però mette in guardia dalle conseguenze di questa situazione: "più il conflitto si prolunga e più Putin viene politicamente messo all'angolo, ma è troppo pericoloso per poter essere messo con le spalle al muro".

03:53

Reportage da Kiev

Telegiornale 25.03.2022, 13:30

"Al momento", afferma ancora Ilan Berman, "esistono due approcci: il primo è dire che si tratta di una guerra fra Russia e Ucraina e che va evitato ogni coinvolgimento diretto (e questa è per ora anche la posizione anche dell'amministrazione Biden). Il secondo è quello dei Paesi dell'Europa orientale, secondo i quali è in gioco il sistema di sicurezza europeo del dopo Guerra fredda. L'Ucraina va difesa a ogni costo per evitare che diventi una tappa di un più ampio piano strategico russo". L'ex consulente del Pentagono conclude però dicendo che "l'ultima cosa da fare è mettere Putin nella condizione di non avere altra scelta se non un'ulteriore escalation".

Il teatro di Mariupol distrutto il 16 marzo in un'immagine dall'alto

Il teatro di Mariupol distrutto il 16 marzo in un'immagine dall'alto

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Nel sud-est, intanto, anche secondo il Ministero della Difesa ucraino, le truppe russe avrebbero creato un corridoio via terra fra il Donbass e la Crimea annessa de facto nel 2014, aggirando l'assediata Mariupol. E proprio nella città portuale è stato avanzato dalla municipalità un primo bilancio del bombardamento sul teatro, avvenuto il 16 marzo. Basandosi su testimonianze, è stata avanzata la cifra di 300 morti. Un bilancio ufficiale e verificato, tuttavia, non è ancora stato stilato. Nel rifugio sotto l'edificio erano stipate centinaia di persone, in maggioranza donne e bambini. Il giorno dopo l'attacco, le autorità ucraine avevano detto che la struttura aveva resistito sotto le macerie. Circa 130 persone erano riuscite ad uscire sane e salve.

Dall'inizio della guerra, giunta al suo 30° giorno, oltre 3,7 milioni di persone hanno lasciato l'Ucraina stando a cifre fornite dalle Nazioni Unite. Di queste, 2,2 milioni hanno attraversato il confine con la Polonia.

02:05

Mosca si concentra sul Donbas

SEIDISERA 25.03.2022, 19:31

  • Keystone
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