Continua l’escalation tra gli Stati uniti e il Venezuela nelle acque del mar dei Caraibi. Washington ha infatti annunciato una nuova operazione militare, Southern Spear, ovvero lancia del sud. È da agosto che Washington lancia operazioni navali nel mar dei caraibi al largo delle coste del Venezuela e anche nel pacifico orientale, contro imbarcazioni presumibilmente cariche di droga e dirette negli Stati uniti. Si parla di una ventina di attacchi - sulla cui base legale non c’è certezza- che hanno provocato un’ottantina di morti.
L’amministrazione statunitense motiva questa strategia con la lotta al narcotraffico: il Venezuela è un narcostato, il suo presidente Nicolas Maduro è legato al cartello dei Tren de Aragua, afferma la Casa Bianca. Affermazioni che Caracas rigetta in blocco. Ma la strategia di colpire navi senza avere la certezza del loro carico, ha fatto storcere il naso anche ai paesi alleati. Il Regno Unito, per esempio, ha sospeso la condivisione di informazioni con Washington riguardo all’area caraibica
Per quanto riguarda l’operazione “Lancia del sud” annunciata dal segretario alla difesa americano Pete Hegseth, gli Stati uniti hanno già rafforzato la loro presenza navale nell’area: un paio di giorni fa la portaerei USS Gerald R. Ford, la più grande al mondo, si è posizionata davanti alle coste venezuelane. E ora arriva questo annuncio: “Una missione volta a difendere la nostra patria dalla droga, a eliminare i narco trafficanti”, ha scritto su X, il segretario alla difesa Hegseth, a dir il vero senza specificare in che cosa questa missione consista.
Promuoviamo la pace nel continente, ha dichiarato per parte sua Maduro a un reporter della CNN, “ci rivolgiamo ai cittadini americani, noi vogliamo solo la pace nelle Americhe”. Maduro, che nel 2020 è stato incriminato da una corte di Manhattan del reato federale di narcoterrorismo e traffico di droga, ha comunque annunciato un ampio dispiegamento di forze militari.
Attorno a tutta questa crisi c’è chi solleva dubbi sugli obiettivi reali di Washington, che da sempre contrasta e sanziona il regime venezuelano, soprattutto dopo le presidenziali dello scorso anno, con la conferma di un terzo mandato consecutivo per Maduro, ma con la maggioranza degli osservatori internazionali che hanno dichiarato il voto non libero e non democratico.
Dall’amministrazione Trump filtrano intanto informazioni relative a operazioni della CIA in Venezuela e possibili interventi terrestri... un bluff o qualcosa di più concreto?










